Archeoclub: il nostro strano modo di dimostrare amore per la nostra città

Zigzagavo per il web quando, casualmente, mi sono imbattuto in un articolo pubblicato da una testata giornalistica online locale (che non è quella con cui collaboro) che trattava l’iniziativa di un’associazione montegranarese relativa al centro storico. L’articolo non è firmato per cui non so chi l’abbia scritto.

Il pezzo, dopo aver spiegato il dettaglio dell’iniziativa, chiude con questa frase: “Le discussioni a distanza che, in questi ultimi giorni, vedono le associazioni cittadine sorte a difesa e tutela del centro storico, l'una contro l'altra per rivendicare primogeniture su idee e proposte, devono essere superate, dunque, perché non sono un bell'esempio per la città, perché non rendono l'idea di un genuino interesse e amore per il centro storico e perché non portano da nessuna parte. Il protagonista delle discussioni deve essere e deve restare il centro storico, non certo le singole individualità che sgomitano per dire: “sono stato io”, “sono io il più bravo”, “sono io che voglio più bene alla città”. Strani modi di dimostrare amore per la propria città”.

Trovo irritante la chiusa di cui sopra. La trovo irritante perché immagino che provenga da qualcuno che conosce la questione del centro storico da osservatore e non può sapere di tutte le sfumature cui chi tratta questo problema deve porre attenzione. Ma credo che l’immagine di noi che ci adoperiamo per essa talvolta possa essere questa. Ciononostante è irritante oltremodo il fatto che si metta in dubbio l’amore che gente come noi dell’Archeoclub pone in quello che fa per il centro storico. Per questo voglio spiegare qual è il nostro modo di dimostrare amore per la nostra città.

A noi dell’Archeoclub Montegranaro piace dimostrare il nostro amore per la città lavorando sodo. Ci piace sudare e sporcarci le mani, ma ci piace anche spremere il cervello in cerca di idee e proposte. Ci piace dimostrare l’amore per la nostra città portandoci, per la prima volta nella storia, i turisti. Un anno fa ci prendevano per matti per questo. Quando hanno cominciato a vedere i primi autobus hanno smesso.

Ci piace dimostrare il nostro amore per la città sacrificando i nostri fine settimana per lavorare per essa, per accompagnare anche due persone, per esempio una di Roma e una di Cecina come lo scorso sabato, a vedere Sant’Ugo e il nostro centro storico. Ci piace dimostrare il nostro amore impegnandoci nel trovare iniziative per portare la gente per le strade del paese vecchio, per promuovere i nostri tesori attraverso tutti i canali possibili (e ci stiamo riuscendo, Montegranaro sta diventando meta turistica e Sant’Ugo è considerata una perla), per reperire fondi per salvare il salvabile. Ci piace recuperare il degrado con le nostre mani, tutelare il nostro territorio, ridare vita alle nostre bellezze dimenticate, ma ci piace anche riconoscere i nostri limiti ed affidarci a persone più esperte quando è necessario.

Non credo sia necessario elencare quello che i soci dell’Archeoclub Montegranaro hanno fatto in poco più di un anno dalla fondazione per dimostrare il nostro amore per la città: sta nei fatti, basta avere la volontà e la buona fede di cercarli. Ma consentiteci, essendo tutti umani, di perdere talvolta la pazienza quando il nostro lavoro viene denigrato, quando i nostri progetti vengono intralciati, quando il nostro amore per la nostra città viene vanificato da superficialità e malizia.

Luca Craia