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Arcigay: ecco il perchè dell’espulsione di due soci

Da Uiallalla

paolo patanè, presidente di arcgayPaolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay e Luca Trentini, segretario della stessa assocazione, in un comunicato stampa hanno reso note le motivazioni che hanno portato all’espulsione di due soci anticipando che, entro il termine previsto dallo Statuto di 15 giorni, renderanno pubblici i verbali dell’assemblea di sabato scorso.

“Il provvedimento - si legge nel comunicato - ha semplicemente sanzionato la creazione di una associazione parallela ad Arcigay Roma, con il medesimo statuto e gli stessi dirigenti, la cui esistenza ed operatività era ignota agli stessi soci del circolo oggetto del provvedimento, in conflitto di interesse con l’associazione stessa e soprattutto il rifiuto perseverato di rendicontare l’operato e fornire gli atti utili a risolvere e chiarire tale intricata situazione”

Patanè interpreta l’esito del voto (utile a ribadire il principio di trasparenza e fiducia assolutamente irrinunciabili all’interno di Arcigay) come una dimostrazione dell’esistenza di dialettica all’interno dell’associazione. Di diverso avviso i rappresentanti di 10 comitati, firmatari sabato scorso di un duro comunicato

“Le epurazioni messe in atto - si legge in una nota - sono un dato politico di estrema gravità che non può essere sottaciuto e sul quale i dirigenti di Arcigay non possono far finta che l’associazione sia unita e che abbia una presenza inalterata nel territorio: questo è sviare la realtà di quanto accaduto in Consiglio Nazionale. Per dirla in parole più povere è sostanzialmente una balla”

Il responsabile dell’Ufficio Legale di Arcigay Roma Daniele Stoppello, inoltre, ha rassegnato le sue dimssioni dal Consiglio Nazionale.


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