Magazine
Tralasciamo per un momento l'argomento horror, senza però abbandonarlo definitivamente, come vedremo entro breve.
Arrowsmith: il Fascino della Divisa rappresenta un coraggioso tentativo di unire più generi fantastici a creare un fumetto dall'indubbia qualità artistica, a partire dalle meravigliose tavole di Carlos Pacheco: disegnatore acclamato della DC Comics, sotto la supervisione di Kurt Busiek, poliedrico sceneggiatore del panorama Marvel: assoldati entrambi dalla prestigiosa Magic Press per offrire al panorama fumettistico internazionale un prodotto dalle idee fresche e originali.
Osserviamolo più da vicino...
TRAMA
1915, la Prima Guerra Mondiale infuria in Europa, ed è combattuta con maghi, draghi, vampiri e incantesimi. In cerca di gloria e avventura, Fletcher Arrowsmith si arruola per diventare aviere, uno dei coraggiosi maghi volanti che combattono nei cieli.
Nei campi di battaglia della Gallia, Fletcher diventerà uomo...(cit.dal testo)
Non è semplice fare la recensione di un'opera che racchiude in sè un così vasto insieme di sottogeneri letterari. Arrowsmith attinge alla Fantasy, all'horror, allo Steampunk, alla Dark-Fantasy e al Weird senza perdere coerenza nella narrazione.
Lo stesso Fletcher sembra così ben definito nei suoi caratteri essenziali da assomigliare più a un eroe da romanzo, quieto e introspettivo, che non a un indistruttibile supereroe statunitense dall'Ego spropositato.
Scritto a metà tra cronaca e diario di guerra, un "Niente di nuovo sul fronte Occidentale" con aggiunta di draghi e orchi, il fumetto verrà apprezzato sicuramente da tutti coloro che non lo giudicheranno una spregiudicata operazione di marketing a più livelli, bensì un esperimento fumettistico dalle premesse brillanti, a cominciare dalla dettagliata ricerca sull'immaginario fantastico europeo che si fà vieppiù esplicita nella scelta delle creature mitologiche che affiancano i soldati in guerra.
Dai comuni orchi e draghi della mitologia nordica troviamo gnomi austriaci, driadi italiane, gargolle francesi, zombies, salamandre del fuoco, lupi mannari e molti altri ancora; ognuno necessario allo sforzo bellico delle nazioni chiamate al conflitto (basti pensare che gli operai di New York sono per la maggior parte immigrati Troll e Nani).
Audace operazione commerciale o pastiche agro-dolce?
Fino ad ora le pubblicazioni si fermano al primo numero, non certo per volontà degli autori ma, ipotizziamo, a causa dei pressanti impegni che chiamano i due artisti a lavorare per i due colossi Marvel e DC.
Entrambi però garantiscono che uscirà entro breve un secondo numero intitolato "Far from the fields we know".
Nel frattempo, godiamoci queste magiche avventure d'altri tempi, prima che un "armistizio di idee" ci porti via dai conflitti bellici su carta stampata...
CORNICE DI LETTURA (Opzionale)
Sdraiati sotto un platano, magari vicino a un aeroporto di campagna e possibilmente con un drago australe che plana sullo sfondo...