Proviamo a essere seri, in mezzo a questa operetta da dilettanti allo sbaraglio. L’unica spiegazione alla palese demenza di queste acrobazie del governo sulla politica finanziaria e sulla manovra che si restringe a ogni lavaggio come una mutanda di cotone scadente, è costringere di nuovo l’Europa, che aveva dovuto ingoiare una palata dei nostri BTP di carta straccia per stabilizzare i mercati ed evitare il collasso e l’apertura di una voragine nel differenziale (spread) di interessi pagati da noi e dai tedeschi, a farci sapere in un altra lettera che questa volta lasceranno andare a fondo l’Italia. A quel punto, nel solito panico da mercati, Faccia Gialluta (Berlusconi), Zombossi e i loro complici rimetteranno tutte le tasse, le gabelle, i trucchi e magari pure i condoni e potranno dire ai propri sbigottiti elettori che “ce lo ha imposto l’Europa, prendetevela con quei manigoldi di Bruxelles che vi mettono le mani nelle tasche”. L’essenziale, per salvarsi il collo, è trovare qualcun altro sui cui scaricare la collera popolare, ora che sta diventando sempre più difficile, dopo otto e anni e mezzo di governo sugli ultimi dieci, agitare gli spettri di Prodi e Visco per incantare i serpenti. Oppure, l’altra spiegazione è che siano semplicemente una banda di farabutti terrorizzati dal pensiero che anche i più decerebrati dei loro elettori comincino a riprendere i sensi.VITTORIO ZUCCONI






