Ovvero, sconfiggere le malattie con una studiata indifferenza.
Occhio non vede, cuore non duole
Il mio potente antispam cerebrale mi fa ignorare sistematicamente ciò che non voglio vedere: la polvere, il saldo del conto corrente, la pioggia quando voglio mettermi i sandali. Pertanto, il mio corpo mi dà segnali ma io, nel 90% dei casi, non li vedo. Gli unici segnali che mi allertano realmente sono: aumento ponderale anche di pochi grammi, presenza di brufoli in parti del volto esposte al pubblico, rughe nuove, occhiaie. Essi mi gettano in uno stato di sconforto totale e mi suscitano vergogna. Alla mia età, non posso avere i brufoli! Ergo, li occulto: abiti più larghi, correttore più coprente, fondotinta più uniformante.
Una rondine non fa primavera
Quelle rare volte in cui le anomalie del mio corpo riescono a superare il mio sistema antispam, si scontrano con il mio negazionismo: un sintomo non fa una malattia, suvvia! Questi sintomi sono per definizione (mia, ovviamente) transitori e imputabili ad un unico ricorrente capro espiatorio: la sindrome premestruale. Ignoro il mio corpo, e lo lascio piangere nell’altra stanza come le madri seguaci del metodo Fate la Nanna. I sintomi capiscono che non c’è trippa per gatti, e e ne vanno.
AMBASCIATOR NON PORTA PENE
Pochissimi sintomi resistono al mio metodo “gira la testa dall’altra parte” e sfondano il muro della mia indifferenza, presentandosi con certosina insistenza. Incapaci di attivare in me una qualsiasi reazione, si frustrano, scalpitano, pestano i piedi per terra. Alla fine desistono e trovano un partner-in-crime: un ambasciatore.
DICEMBRE 2013
- Amore, come mai sei piena di macchie rosse?
- Quali macchie rosse? Non c’è nessuna macchia rossa.
- Infatti sembri la Pimpa.
- Ah, ti riferisci a queste macchie che da 1 mese mi coprono uniformemente braccia, torace e schiena? Ma sì, saranno le fragole.
- Cretina, siamo a dicembre, non ci sono le fragole. Vai a farti vedere.
1 giorno e 90€ dopo, il dermatologo mi diagnostica la pitiriasi rosea di Gibert. To do: astensione terapeutica (=aspettare che passi).
MARZO 2014
- Amore, come mai hai c’hai le tue cose ogni 3 minuti?
- Ma smettila, sarà passato almeno un mese e mezzo
- Ma no, l’ho segnato sul calendario, era due settimane fa
- Che fai mi controlli? Scusa, eh, se sono una donna. Scusami tanto se ovulo come un drago, e sono stanca, e ho bisogno di essere ascoltata, e capita, e aiut…
- Vai a farti vedere, subito.
1 giorno e 90€ dopo, il ginecologo verifica la perfetta salute del mio apparato riproduttore e un discreto livello di stress. To do: astensione terapeutica (=aspettare che passi)
NOVEMBRE 2014
- Amore, ma come mai ti si staccano pezzi di cute dalla testa?
- Ma vaffanculo, va’. Mi lavo i capelli coi meglio prodotti del mercato, perché io valgo.
- E’ un po’ che lo noto, ma prima ti ho accarezzato e dal ciuffo si è librato uno sciame di…
- Basta basta basta non le voglio sentire queste coseeeeeeeee
- Valeria ha la forfora, Valeria ha la lebbra, Valeria ha l’ebola, Val…
- Ok, vado a farmi vedere, smettila
Non so perché, ma mi sento che domani sera, su quel foglio il tricologo scriverà: dermatite atopica da ansia indotta. To do: astensione terapeutica. Cioè, aspettare che passi.