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Creato il 25 giugno 2012 da Selena
Tutto va a rilento, e non c'ero abituata. Perché prima le cose accadevanoo da un giorno all'altro. Tipo che se facevo un colloquio e piacevo, iniziavo a lavorare al massimo in una settimana, ma spesso anche prima. Qui invece faccio un colloquio, poi un'altro, e poi mi dicono che son piaciuta ma che passerá piú di un mese...una work experience, pensa...mica un lavoro "normale"...no, una work experience che nella mia testa suona piú per studenti che per una donna laureata da 9 anni, quasi, con altrettanti anni d'esperienza lavorativa. Fortuna che il lavoro che dovrei fare é davvero interessante...giá, fortuna quello, perché se penso alla paga che mi ritroveró mi vien da piangere!
Prima invece era tutto rapido, ma qui non é rapido per niente. Documenti, carte, lavori, visite mediche, tutto era subito e presto, ora mi ritrovo ad aspettare, ed aspettare, e sembra che la pazienza non debba mai finire, anche se ogni tanto scoppio, e mi prende quell'ansia da non cambierá mai niente qui...
E c'è sempre questo pensiero del prima e dell'adesso. Che poi nell'adesso ci son anche cose belle, ma si ofuscano per colpa di queste eterne attese, purtroppo. Peró le cose belle passano in fretta, giorni che sembrano ore.
Vorrei scrivere di piú, ma non m'interessa piú raccontare le sfighe quotidiane. Son noiose, non fan bene neanche a me lasciarle nella memoria. Vorrei scrivere delle cose belle che ho, ma ho come paura che svanicano appena le metto nero su bianco. E allora non scrivo, ma penso.
La nostalgia non passa, e piú cerco di dimenticare piú mi ritrovo con i segni del mio passato. Una persona che mi passa accanto parlando al cell e sento "Spagna"....uno spettacolo di flamenco nel mio paesello che avevo dimenticato facessero (altrimenti lo evitavo), ma passo vicino all'auditorium e mi becco le ballerine spagnole far le prove e parlare quella lingua che amo ma che non posso usare con nessuno all'infuori di Gabi. E ritrovo la Spagna da ogni parte, tanto che mi chiedo ma che succede qui? Ma la Spagna é ovunque, nella bocca della gente, nei programmi televisivi, nei giornali, nella musica...che ascolto la radio e mi becco una canzone spagnola del 2004 e mi dico ma dai, non é possibile!!!
Dicono che ci fai piú caso, quando hai qualcosa che ti sta a cuore. Certo, forse é cosí, ma non ricordavo tutto questo interesse anni fa per quel paese. O forse non stavo attenta. O forse son segnali. Ma che ne só, non ci capisco piú niente!
Intanto Gabi cresce, ha 25 mesi, é alto, bello, simpatico e testardo. Parla ancora con poche parole ma tanti gesti, qualcuno mi dice che non é normale, io penso che lui sia furbo, che quando vuole se ne vien fuori con una frase ben detta come se niente fosse, mi lascia lí, a bocca aperta, e poi non la usa piú per settimane.
E dopo quasi un anno da madre single penso che vorrei tanto crescerlo con qualcuno, che vorrei condividere tutto quel che lui fa con un'altra persona. Che certo, non son single del tutto, ma non ci vediamo tutti i giorni, e comunque Gabi é pur sempre figlio mio, non é semplice, non é come crescerlo insieme da quando é nato...ma il discorso é lungo, ci sarebbero troppe cose da spiegare.
Vabbé, pazienza, tanta pazienza...non c'è altro da aggiungere...

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