Magazine Cultura

Atelier della sopravvivenza

Creato il 15 gennaio 2011 da Nicol Lynne

In Italia, nowadays, la criminalità e la violenza contro le donne o le persone più deboli della società è un fenomeno diffuso e, purtroppo, in costante aumento sia a livello di borseggio sia di rapine, aggressioni e stupri.  E' bene quindi essere pronti e premuniti contro ogni evenienza a patto di mantenere un equilibrio in tutte le azioni da intraprendere. Farsi prendere dallo sconforto oppure, ai poli opposti, farsi ossessionare dal problema non serve a nulla.

Un approccio sano e lucido nei confronti di questo tema è la soluzione consigliabile, quindi, se avete già letto altri articoli di questo blog immaginerete che l'articolo è destinato a non seguire il percorso consigliato.Qualche tempo fa, dopo essere stata borseggiata, ho ricevuto un consiglio da un amico del tutto ignaro delle sue conseguenze sulla mia fragile psiche. Il suddetto, a fin di bene, pronunciò ad alta voce ciò che avrebbe dovuto rimanere sigillato nella sua mente: "Quando passeggi da sola per le vie di una qualsiasi città, fatti furba e utilizza tutte le superfici riflettenti che incontri nel tuo cammino per controllare se qualcuno ti osserva o ti segue".Ah, mai ci fu suggerimento più maledetto! Il classico tzunami scatenato dall'innocente battito d'ali di una farfalla! 


Dal quel giorno, infatti, persi il piacere di passeggiare tranquilla e beata per sostituire i miei classici e spensierati giri a zonzo per le strade delle città con una serie di spedizioni circospette. Da allora ogni passo divvene un'occasione per guardarmi le spalle e ogni vetrina una scusa per accertarmi dell'assenza di minacciosi malfattori nelle immediate vicinanze. L'agente segreto che latitava negli angoli più remoti del mio inconscio prese il sopravvento trasformandomi in un arma di denuncia perfetta. In quei giorni nessuno poteva dirsi al sicuro: le vecchiette che con passo malfermo cercavano di portare in casa intatta la borsa della spesa si trasformarono, nella mia testa, in pericolossissime ninja pronte ad assalirmi in cambio dello zenzero che si erano dimenticate alla cassa del supermercato, le madri che portavano i loro bambini a giocare nei parchi assunsero improvvisamente l'aria di pericolose lady-killers pronte a nascondere le loro armi nelle carrozzelle dei loro rampolli più piccoli, gli ottuagenari claudicanti dotati di bastone da passeggio... beh... rappresentavano semplicemente le figure più sinistre e pericolose di tutta la serie in quanto autorizzati a portare con sé, alla luce del sole, la loro potenziale arma del delitto.

Atelier della sopravvivenza

Per quanto sia allettante,
non potrei mai riuscire in
una simile impresa

Toccai il fondo quando una mia amica (è sempre dalle migliori intenzioni che si scatenano i guai più irreparabili) mi infilò tra le mani la brochure di una nuova serie di corsi attivati nel nostro distinto e ridente paesello: COMMANDO ISRAELIANO KRAV MAGA. Il CKM, ritenuto da molti esperti come la disciplina di difesa personale più devastante, non è altro che un metodo innovativo di combattimento e di addetramento fisico basato sulle tecniche della fantaria e delle forze speciali israeliane. È stato proprio simulando le condizioni di stress, raffinando e potenziando gli atteggiamenti che si assumono istintivamente in situazioni di pericolo estremo che ho capito dove risiedeva la vera minaccia, ossia dentro di me. Si, perché le disavventure capitano in continuazione ed è del tutto inutile starsene in casa a nascondere la testa come gli struzzi al pari dell'illusione di essere in grado di fronteggiare qualsiasi tipo di minaccia. L'unica soluzione è continuare a vivere, sereni e spensierati. Questo nessuno ve lo può portare via.Ad ogni modo, vediamo un po' cosa offre il mercato in materia di autodifesa personale, tanto per aver qualcosa in tasca che faccia tacere la parte più fifona di ciascuno di noi.
Weaponologia: in Italia serve in porto d'armi per qualsiasi tipo di 'gadget' vogliate portavi appresso. E meno male, dato il numero di pazzi sconsiderati che girano liberamente per le vie del nostro bel Pease. 
Viene sempre consigliato, inoltre, di mantenere costantemente un minimo d’allerta e di non diventare nevrotici davanti al pericolo. I gadget esaminati saranno rigorosamente conformi alla formula delle 3D (assolutamente da non confondere con la tridimensionalità): difesa, devastazione e discrezione.

Il primo gingillo da esaminare non può essere che il popolarissimo spray antiagressione: un'arma tascabile, borsettabile e strettamente conforme alle ultime mode in materia. Ne esistono di varie forme e modelli, uno spray per tutti i gusti, a patto che non vi venga in mente di spruzzarlo sulla pizza al posto dell'olio piccante. Questo spray, infatti, serve principalmente per paralizzare l'aggressore, o meglio, accecarlo temporaneamente guadagnando il tempo necessario per una veloce chiacchierata con le forze dell'ordine. Se siete dotati di una mira infallibile (alla Robin Hood, per intenderci) tanto da riuscire, anche sotto stress, a centrare perfettamente il viso dell'agressore, allora sappiate che lo spray provoca tosse forte, lacrimazione degli occhi, abbondante produzione di muco nasale e un bruciore intensissimo: nulla di meno di quanto si meriti il malfattore sotto tiro.Si parte dalla classica bomboletta al peperoncino antiagressione, per passare attraverso il modello compatto da tenere in borsetta e arrivare infine alle soluzioni più creative come per esempio la scintillante penna spray da tenere sempre con sé, alla James Bond.

Atelier della sopravvivenza

Cosa ve ne fate di una Mont Blanc quando con soli pochi euro potreste portarvi a casa una di queste splendide e apparentemente innocue penneperoncino?
Un oggetto costoso, ma a dir poco interessante, è il portachiavi con allarme (volendo anche silenzioso) antiaggressione. Il dispositivo è composto da un trasmettitore e da un ricevitore wireless che possono essere posti fino a 200 metri di distanza. Il trasmettitore possiede un tasto miracoloso che, se premuto, invia un segnale alla persona che possiede il ricevitore. I due individui in possesso di questo dispositivo possono quindi comunicare secondo segnali conosciuti soltanto da loro e, volendo, in maniera silenziosa così da rendere impossibile essere scoperti. I messaggi in codice, è bene ricordarlo, devono essere complessi da decrittare, ma anche facili da ricordare pena la totale incomprensione tra i comunicanti. Nel complesso, il prodotto si propone come un efficace allarme, in grado di avvertire le forze dell'ordine senza che il potenziale agressore abbia il tempo di scappare o reagire violentemente. Una variante del suddetto gadjet comprende un pulsante, sul retro del portachiavi, che se premuto attiva un laser accecante volto a disorientare l'aggressore: variante personalmente boicottata dalla sottoscritta in quanto in possesso dell'assoluta certezza che, in caso di pericolo, sarei la prima a fissare con ansia il laser nell'esasperante attesa della sua attivazione finendo per accecare e disorientare me stessa piuttosto che il potenziale malvivente.
Atelier della sopravvivenza
Infine il Taser, l'arma preferita dei registi di Hollywood. Si tratta di un'arma da difesa, del tutto illegale in Italia, nata dal miglioramento dei manganelli elettrici all'inizio degli anni '70. L'idea fu di consentire la scarica elettrica a distanza mediante due freccette collegate al generatore di scarica ciascuna da un sottile filo elettrico isolato e sparato fino ad una distanza di 5 o 6 metri. Il nome è una abbreviazione per "Thomas A. Swift's Electronic Rifle" dove Thomas A. Swift è l'eroe di un fumetto popolare all'epoca. L'arma che fa al caso mio, il gadget dei miei sogni! I muscoli del soggetto colpito si contraggono e lo paralizzano il tempo necessario per riprendersi, fare il punto della situazione, tirare un bel sospiro di sollievo per l'aggressione scampata, chiamare le forze dellordine e, per i più vendicativi, spegnergli una sigaretta in faccia per ingannare l'attesa dell'arrivo dei soccorsi (suvvia, non fate i moralisti, so benissimo che ci avete pensato anche voi!).Se siete disposti a scendere a patti con la vostra coscienza e a rischiare di essere arrestati al posto del criminale che ha tentato di aggredirvi, allora potrete trovare questo gingillo in diverse forme e modelli. Dal taser tascabile, per passare al taser usa e getta, per arrivare al taser militare.Quando denti e unghie non bastano, non resta che affidarsi alla fantasia. Certo i gingilli sopradescritti farebbero impallidire il maggiordomo di Batman!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine