120 minuti di sollievo per i mali da stress della vita moderna causa di groppone sullo stomaco … l’action patriottico di Antoine Fuqua è un ottimo tappo contro il rigurgito quotidiano, peccato duri solo un paio di orette …
Lo sappiamo, il timore più grande dell’America è quello di essere sottomessa e soprattutto che venga provato che le proprie difese non sono poi così solide. In Attacco al potere la Casa Bianca viene messa sotto assedio da un gruppo di mercenari nord-coreani che prendono in ostaggio il presidente (Aaron Eckhart) e seminano il panico per Washington. La loro pretesa (pure giusta oserei dire) è una: l’esercito americano deve togliere le tende dai mari coreani e deatomizzare tutte le armi nucleari. In pericolo c’è la vita del primo cittadino americano e la situazione è veramente tesa, fortunatamente però all’interno delle mura presidenziali c’è un superstite Mike Banning (Gerard Butler), ex agente segreto della scorta presidenziale, trasferito al sedentario reparto del tesoro in seguito ad un incidente in cui morì la first lady. Banning vuole riscattarsi e vuole salvare gli USA da a probabile guerra nucleare.
Insomma, Hollywood prende spunto dal contesto internazionale odierno per costruire un action movie che tra alti e bassi porta a casa la sua missione: dare spettacolo. Fuqua (Training day) costruisce un prodotto blockbuster che regge dall’inizio alla fine, regalado evasione “da banco” senza controindicazioni. A parte qualche dialogo eccessivamente patriottico e sbarazzino - davanti al quale le reazioni possono essere due: cedimento della mascella con sguardo poco intelligente o accettazione rassegnata con conseguente frase “che americanata” – che rasenta il patetico, questo film vi potrà lasciare ampiamente soddisfatti se quello che cercate è action di qualità. La sequenza in cui la Casa bianca è sotto attacco è fenomenale – al pari di scene che si vedono nei disaster movie high budget – e pone sul tavolo la riflessione di quanto si sia spinto oltre lo sguardo cinematografico. In Attacco al potere si respira l’atmosfera di guerriglia a cui, purtroppo, si assiste spesso durante i telegiornali (le recenti esplosioni di Boston ne sono la prova); una ricostruzione studiata al dettaglio credibile sotto tutti gli aspetti.
Tra nomi in codice (il candelotto è geniale) e tavoli governativi d’emergenza, Fuqua, insieme ai novelli sceneggiatori (Creighton Rothenenberg e Katrin Benedikt), piazza qui e lì anche alcuni spunti riflessivi sullo statuto di giustizia. Insomma non le manda a dire costruendo sul volto del cattivo di turno delle motivazioni legittime (concettualmente parlando tutti i paesi se si sentono oppressi hanno bisogno di rivendicare la propria libertà sul territorio) che raccolgono anche un certo tipo di pubblico non ampiamente convinto della candida coscienza americana. Questo film strizza davvero l’occhio a tutti e, considerando che si trova al secondo posto della classifica box office dopo una settimana di programmazione, possiamo dire che si sta affermando come real blockbuster made in USA. Buttler sguazza nel ruolo da Iena Plinsky e riesce costantemente sia nelle scene d’azione che nei dialoghi in primo piano mostrando il suo faccione compiaciuto, mentre Eckhart non brilla assolutamente nei panni del Presidente degli Usa … ah dimenticavo c’è pure Freeman che come vedete non acchiappa.
ANTIACIDO EFFERVESCENTE
Dr. Dakota Block
Regia: Antoine Fuqua – Cast: Gerard Butler, Aaron Eckhart, Morgan Freeman, Angela Basset – Paese: Usa – 2013 – 120 minuti