Attesa

Da Elys

Aspetto. Seduta sul mio letto, aspetto che mamma chiami per la cena. La televisione, sopra la scrivania di un marrone mogano e dai contorni tondeggianti, trasmette l’ennesima replica di “Cucine da incubo” ma io guardo la trasmissione sempre con lo stesso divertito piacere. Dalla finestra accanto ad essa vedo il sole tramontare. L’orizzonte è fatto di case e il grattacielo, che hanno costruito da poco, ha una forma stilizzata, asettica, con un’antenna posta sulla cima.
Non mi piace questo palazzo e non credo mi piacerà mai. Io preferisco costruzioni più armoniose, come quelle in stile coloniale. Vorrei viverci in una casa coloniale invece di stare in un appartamento. Sopra la scrivania ci sono tre mensole piene di libri, peluche, ricordi di viaggio e bomboniere. Odio i ninnoli, soprattutto quando spolvero. Puntualmente minaccio mia madre di buttare tutto all’aria o meglio, nel secchio. Accanto alla TV, invece, ho messo pile di CD. Li ascolto quando scrivo o quando ho voglia di isolarmi. Di fronte, sparpagliati alla rinfusa, ci sono le bozze corrette del mio libro, i fogli con appunti vari, l’agenda che sono riuscita a far diventare mia nonostante non l’avessi comprata per me e un’altra dove scrivo numeri, siti web, idee, pensieri, cose da non dimenticare e cose da fare. E poi c’è il diario dei miei studi universitari, quello con Winnie Pooh. Ci sono affezionata perché rappresenta una parta importante della mia vita. Penso a stasera, a quello che sarà ma smetto subito perché non mi va di trovare una risposta a quella domanda. Preferisco lasciarla da parte. Le risposte, alle volte, deludono.Foto di Bondseyehttp://www.flickr.com/photos/bondomania/Licenza Creative Commons

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