L’impegno politico attivo è fonte di benessere sia per chi fa il politico di professione sia per tutti gli altri cittadini. Ed è il modo migliore per denunciare qualsiasi tipo di abuso e per diffondere i propri diritti.
Paesi irrequieti e impossibilità nel vivere serenamente: è questo il sentimento comune tra tutti gli uomini e non solo in Italia. Di seguito alcuni esempi di attivismo politico.
Egitto: le donne in rivolta.
Nel gennaio 2011 in Egitto si sono verificate numerose rivolte portate avanti da tutto il popolo e, in particolare, da giovani donne. Sono state proprio loro ad avere molta influenza nel rovesciamento del regime di Hosni Mubarak.
Nella vita politica, però, le donne egiziane prestano un loro contributo attivo da diverso tempo. Huda Shaariwi guidò le donne durante la rivoluzione del 1919 e scesero in piazza accanto agli uomini per protestare contro il potere britannico. Questo è ricordato come un momento di vera trasgressione e sfida nei confronti delle tradizioni conservatrici degli arabo-musulmani che sono soliti ritenere che alle donne non appartiene lo spazio pubblico. E da questa rivolta nacque nel 1923 l’Union Féministe Egyptienne a difesa dei diritti di tutte le donne egiziane.
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