“Non esistono operazioni militari chirurgiche: quando si mettono a bombardare l’aviazione militare e la marina, le uniche operazioni chirurgiche sono quelle dei medici che amputano arti maciullati alle vittime senza un attimo di ripensamento, anche se spesso braccia e gambe sarebbero salvabili“.
Voglio cosi’ ricordare Vittorio,unico nel suo genere.Amante della pace,dei diritti.
La Palestina la sua casa,quella terra “maledetta” che amava e difendeva quotidianamente dalla vigliaccheria israeliana,quella che uccide tutti nel corpo e nell’anima.
Si perche’ se sopravvivi alle pallottole,alle bombe,alla distruzione della tua casa,dentro te rimarra’ l’odore della morte e la visione dei corpi maciullati dall’avanzare di una ideologia,quella di Israele,che ha molti punti in comune con quella del terzo raich.
Vittorio con la sua bonta’ e la sua opera a servire il popolo palestinese,donava sorrisi e speranze,specialmente a quei bambini che si perdevano dietro l’inferno di Gaza.
Molti non ci sono piu’,e’ vera realta’ purtroppo,ma io voglio pensare che Vittorio li tenga in circolo,seduti davanti a lui,e che possa raccontare loro storie felici e cantare canzoni allegre.
Auguri Vittorio,da te abbiamo imparato molto e porteremo avanti il tuo amore per i popoli dimenticati,uccisi da ideologie espansionistiche che non hanno pieta’ per nessuno.