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Autopsie: Il Golem Blu analizza Un'Illustrazione e una Vecchia Casa di H.P. Lovecraft
Creato il 08 agosto 2011 da Alessandro Manzetti @amanzettiNumero speciale di Autopsie per l'Agosto Lovecraftiano del Posto Nero, una serie di iniziative dedicate a celebrare il 121° anniversario della nascita di Howard Phillips Lovecraft, che cadrà il 20 agosto. Per questa particolare occasione anche il Coroner del Posto Nero è speciale, Il Golem Blu uscirà per una volta dalla sua cella per sezionare Un' Illustrazione e una Vecchia Casa (A Picture in the House) un breve racconto di H.P. Lovecraft del 1920.
Stato del Cervello: la tramaUn viaggiatore, durante le sue ricerche di genealogia nella valle del Miskatonic, è sorpreso da un temporale tra i boschi del New England, su una strada abbandonata, una scorciatoia che conduce alla città di Arkham. L'unico rifugio è una vecchia capanna di legno, apparentemente abbandonata. All'interno il nostro amico sarà sorpreso di troverare molti libri rari, una antica illustrazione che gela il sangue, e poi il padrone di casa, un vecchio dallo strano dialetto e le arcane intenzioni. Che saranno svelate del tutto solo alla fine del racconto.
Stato del Cuore: il pathos, l'atmosferaL'atmosfera di forte inquietudine accompagna il lettore fin dall'inizio del racconto, per poi acquisire spessore secondo una progressione geometrica. L'ignoto aleggia, la sua ombra si avvicina e si allontana continuamente, durante le esplorazioni dell'ambiente, dello sguardo azzurro del padrone di casa che sembra provenire da un'altro mondo, il suo linguaggio estraneo, i volumi rilegati in pelle che racchiudono sanguinanti maelstrom. Lovecraft fa correre la nostra immaginazione, per lasciarla esplodere nel finale. Diventiamo noi, incredibilmente, i veri scrittori.
Stato dello Stomaco: il sangue, il contenuto splatterCon una goccia di sangue, che cade dal soffitto, Lovecraft riesce a scatenare le nostre paure più profonde, liberandole con un imprevedibile alchimia emotiva. L'autore non ha bisogno di altro, di più, per aprirci la porta dell'Inferno. Questo ci fa comprendere in pieno la sua grandezza. Dopo aver letto questo breve racconto, ho iniziato a osservare continuamente il soffitto della mia cella, temendo sempre il peggio. Lovecraft è entrato dentro di me con i suoi invisibili tentacoli. E mi stringe forte il cuore blu.
Stato dei Polmoni: i personaggiI personaggi sono due, il nostro amico viaggiatore e il vecchio dalla barba bianca, gli occhi azzurri e l'altezza straordinaria che abita come un demone la disfatta casa nel bosco, teatro delle vicende. In realtà va citato un altro personaggio, la tavola XII del Regnum Congo di Pigafetta, che illustra il negozio di macelleria dei cannibali Anzique. E' la pagina di quel libro la vera protagonista, l'inizio e la fine del nostro viaggio nell'orrore più antico, che Lovecraft esplora vivamente senza nemmeno citare i nomi dei personaggi e di quelle anime così diverse che lascia incontrare sulla strada per Arkham.
Stato del Fegato: il soprannaturaleArkham, la valle del Miskatonic, per la prima volta citate da Lovecraft proprio in questo racconto, rappresentano il vero soprannaturale, quella dimensione parallela che segna il confine con una diversa realtà, che sarà sempre più congeniale all'autore nelle opere successive. Nello specifico del racconto più che avvalersi di elementi soprannaturali l'autore usa le armi del terrore primitivo per straziare la realtà conosciuta.
Causa della morte: la sintesiSi tratta di una delle opere meno celebrate della narrativa lovecraftiana, ma L'Illustrazione e una Vecchia Casa è una perla che riesce in dieci pagine a conquistare il lettore, distinguendosi per la scelta di un tema poco ricorrente nell'opera di Lovecraft, come il cannibalismo, per l'originalità dell'uso del linguaggio come elemento disturbante, per l'anticipazione della pseudo-geografia lovecraftiana, le sue regioni infernali, la città di Arkham che diventerà lo spaventoso ombelico di tutti gli incubi dell'autore. Imperdibile. Non posso che continuare a seguire il grande Maestro, generoso dispensatore di grammi di anima, per quelli come me.
Profilo dell'autoreTrattandosi di un grande maestro, è superfluo inserire qui il profilo dell'autore, per un approfondimento interessante sulla vita e sulle oprere di Howard Phillips Lovecraft è preferibile godersi un bellissimo e completo documentario, Lovecraft-Fear of the Unknown, con contributi di Peter Straub, Caitlin Kiernan, Ramsey Campbell, Neil Gaiman e molti altri, sotto disponibile in versione integrale:
Lovecraft: Fear of the Unknown: Documentario Integrale
Il Libro: H.P. Lovecraft - Le Montagne della Follia (Newton Compton, con presentazione di Carlo Lucarelli)
Trama: Sedici esploratori sono in viaggio per il polo sud. Dopo varie scoperte interessanti, fanno una scoperta incredibile: una caverna che contiene diversi esseri mostruosi, congelati da milioni di anni, molti dei quali in uno stato di conservazione praticamente perfetto. Da un'analisi di uno di questi esseri viene ipotizzato che forse sono esseri anfibi, cioè che sono in grado di vivere in acqua ma anche fuori dall'acqua. I cani, che accompagnano gli esploratori, abbaiano selvaggiamente contro i resti di questi strani esseri mostruosi che sono stati ritrovati. Per evitare la loro distruzione viene costruito un recinto di ghiaccio abbastanza lontano dal campo base dove poter contenere i cani. Viene dato un nome a questi esseri mostruosi e questo nome è Antichi (da non confondersi con i Grandi Antichi) visto che, ad un'analisi superficiale devono aver vissuto sulla terra alcuni milioni di anni fa. Nonostante questa incredibile scoperta e nonostante i problemi con i cani da slitta le esplorazioni del polo sud non si interrompono. Il narratore e Danforth partono con un piccolo aereo all'esplorazione della banchisa e li scoprono dei giganteschi resti. Non sono, ovviamente, formazioni naturali ma, vista la loro complessità, devono essere opera di qualche tipo di civiltà avanzata. Devono essere i resti di una delle città degli Antichi. Decidono di tornare indietro, al campo base, con lo scopo di informare i loro colleghi ed al loro ritorno li attente una sorpresa sconvolgente. Arrivati alla base scoprono che una bufera di neve l'ha praticamente distrutta. Hanno trovato alcuni loro colleghi morti ed anche i cani sono morti. Per quanto riguarda i reperti degli Antichi non ve ne è traccia. Viene ipotizzato che la bufera neve li abbia spazzati via. Decidono, nonostante la tragedia appena scoperta, di tornare ad esplorare i resti di quella gigantesca città aliena. Dopo un volo sulle rovine appena scoperte, riescono a far atterrare l'aereo per esplorarla a piedi. Grazie alle statue e a degli affreschi che vengono rinvenuti il narratore riesce a ricostruire la storia di questi Antichi. Si intrecciano le storie degli Antichi che vivono in acqua, con gli Antichi che vivono sulla terra ferma, con Cthulhu, con i Mi-Go ed anche con gli Shoggoth. Attraverso gli affreschi il narratore e Danforth apprendono dell'esistenza di un tunnel che conduce in un abisso. Visto che il suo ingresso è abbastanza vicino a dove sono attualmente prendono la decisione di esplorarlo. Dopo alcune peripezie trovano congelati i resti di un loro compagno sparito dal campo base e di un loro cane. Da questo fatto deducono che ci devono essere degli alieni che, come gli umani, collezionano e studiano esemplari biologici di altre specie. Nonostante questa scoperta il narratore e Danforth prendono la dolorosa decisione di proseguire nell'esplorazione del tunnel. Proseguono sempre più profondamente nel tunnel e dopo poco sentono un rumore che gli risulta familiare. Rimangono stupiti di questa nuova scoperta e, poco dopo, vedono la fonte di questo grido rauco. La fonte di questo rumore è quella di alcuni pinguini giganteschi e, visto che vivono sempre al buio, sono albini e ciechi. Il narratore e Danforth decidono di proseguire nell'esplorazione dell'abisso. Dopo poco rinvengono alcuni Antichi orribilmente mutilati. Ad un più attento esame scoprono che la loro attuale condizione è dovuta a fatti recenti, visto che sono in una pozza di un liquido che è paragonabile al sangue. Questi Antichi vengono osservati attentamente e viene notato che sono tutti senza la testa che gli è stata strappata e non tagliata. Il narratore e Danforth fanno innumerevoli congetture su cosa possa essere successo e su chi sia l'autore di questo massacro. Sono stati i pinguini giganti? Sono stati altri Antichi a massacrare questi? E per quale motivo? Poi sentono un ancor più strano grido che toglie al narratore e a Danforth tutti i dubbi. Finalmente capiscono, capiscono cos'è il vero terrore cosmico.
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