Oggi Vi parlo di un capo che amo molto e che è tornato in auge: il PARKA. Lo stile Grunge anni '90 ha ri-attecchito talmente bene, che il Parka sarà il capospalla per eccellenza di questo Inverno 2013-2014. Un capo d’abbigliamento estremamente versatile, multitasking e dalla lunga ed affascinante storia che vi voglio raccontare.
Cos'è il parka? Un giaccone largo, comodo e sportivo con cappuccio con o senza pelo e fodera staccabile. Di norma di colore verde militare, lungo fino a metà coscia, chiuso dietro da una coulisse e davanti da zip e bottoni ad asola o a pressione. Questo è il "parka standard", ma il capo si presta a incursioni creative da parte degli stilisti che ne hanno disegnati e confezionati di vari colori e materiali che vedremo in seguito.
Fascino e poesia nella storia del parka.
La nascita del parka ha origini antichissime, già nella preistoria veniva confezionato un indumento largo fatto con la pelliccia di foca, di orso polare, di volpe o caribù per coprire e proteggere dal freddo polare le popolazioni InuitIl termine parka letteralmente significa "pelle animale" e deriva dalla lingua nenets parlata nella regione a nord della Russia: freddo, gelo, neve e umidità che "penetra nelle ossa".
Come arriva ai giorni nostri?
Negli anni '50 il parka era la divisa dei Marines americani nella guerra di Corea. Nello stesso periodo (1954) vengono creati dei parka che dovevano proteggere i lavoratori della Meatpacking District, celle frigorifere per la lavorazione della carne, da temperature che arrivavano anche a -30°. Nello sport il parka viene creato con materiali tecnici, isolanti e resistenti e diventa la giacca a vento degli sciatori e capo iconico, rivisitato e adottato dagli sportivi durante le gare con le slitte tra Alaska e Canada. Caldo, isolamento dal gelo e dall'umidità, comodità nei movimenti, protezione….sono tutte caratteristiche fondamentali di questo capo, che, prima di essere catturato dalla moda, era fondamentale per la sopravvivenza da condizioni e situazioni inumane.
Et voilà che arriviamo a come il Parka diventa capo cool…..Siamo in Inghilterra, i parka militari vengono venduti nei mercatini delle pulci e un gruppo di giovani tra gli anni '50 e '60 ne faranno il loro capo iconico: i Mods.
Mods
Il parka protegge, ma è anche un capo molto trasgressivo per quegli anni: sarà un primo punto di rottura tra i Mods (da Modernism) contro il perbenismo della società e dei genitori. Il parka è ribellione, ma fino a quel momento non c'è nessuna velleità politica. Successivamente il parka diventa il capo emblema nelle manifestazioni politiche che iniziano nel '64 per proseguire durante le guerriglie cittadine del '68 e i primissimi anni '70.
Anni '90: in risposta alla perfezione del look degli anni '80 ricco di lusso e scintillio, e in ribellione alla musica punk-rock americana della fine degli anni '80, un nuovo movimento dai jeans rovinati e logori, maglioni trasandati, camicie canadesi, e giubbotti parka si fa largo: il Grunge dei Nirvana e dei Pearl Jam.
Dal 2003, quando su tutte le copertine la top model Kate Moss indossa il parka con ogni tipo di mise e stile, i personaggi del mondo dello spettacolo si adeguano, copiano, migliorano e fanno proprio il nuovo capo cult: il Parka in versione Glamour!
Kate Moss
Autunno Inverno 2013-2014 e il Parka è già un must have di stagione!Tutti, ma proprio tutti gli stilisti l'hanno riproposto. In chiave lussuosa con l'interno di vera pelliccia o inserti in pelle. Oppure in chiave più economica in eco-pelle e pelliccia sintetica. Verde militare, ma anche in versione camouflage o colorato (rosso, bianco, panna, nero, grigio antracite…… fino ad arrivare ai parka blu elettrico o viola melanzana!). Lungo fino al ginocchio o standard a mezza coscia. Sarà impossibile non trovare il Parka più adatto al nostro stile.
Bellissimi parka MintBerry
Fred Perry- parka classico
Parka camouflage Khujo Claire
Replay AI 2014
Parka Golden Goose
parka Dreinmaster giallo
Parka vintage Desert Night
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Parka ASOS AI 2014