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Aveva una casetta piccolina a Montecà...

Creato il 19 ottobre 2012 da Freeskipper
Aveva una casetta piccolina a Montecà... di Francesco Scolamiero. Una casetta nel Principato di Monaco è più attraente di una casetta in Canada, vuoi per la vicinanza all'Italia, vuoi per la bella gente che la frequenta, vuoi per le tasse decisamente molto light. Avete sicuramente capito che sto parlando della casa di Montecarlo dove viveva in affitto il cognato di Fini e che una campagna mediatica, scatenata da “Il Giornale” e da “Libero”, gliene attribuiva la proprietà, anche se ufficialmente risultava intestataria dell’immobile una società off-shore. Molti dubitavano che fosse solo un scoop giornalistico, tanti pensavano ad una manovra politica, visto il fresco divorzio politico da Berlusconi. Storace intentò addirittura una causa, in quanto l'appartamento donato da una nobildonna ad AN non era stato venduto al prezzo giusto. La causa è stata archiviata dal Tribunale di Roma. Fini in un video messaggio dichiarò di non essere il proprietario, dichiarò altresì che se fosse emerso che qualche suo parente era coinvolto si sarebbe dimesso da Presidente della Camera. Dopo un po' di tempo uscirono fuori anche delle carte dai Paesi caraibici dove risultavano domiciliate le società off-shore, legali proprietarie dell'immobile. Carte che secondo una lettera di Lavitola sarebbero state scovate ad hoc su mandato di Berlusconi per distruggere politicamente il 'traditore'. A tal proposito Fini dalla Gruber diede del 'corruttore' al Cavaliere, che subito minacciò querelle. L'altro giorno dalle indagini sul re del Poker in esilio sembrano emergere di nuovo indizi sul fatto che le due società siano riconducibili a Tulliani. La cosa divertente è che oggi a scatenare la campagna mediatica contro il leader di Fli sono proprio “L'Espresso” e “Il Fatto”, che a loro tempo avevano condannato la macchina del 'fango' messa in piedi dai giornali vicini a Berlusconi. E poi dicono che i giornali non fanno politica! "Libero" e "Il Giornale" potevano anche aver ragione, ma la componente politica della campagna non si può nascondere, volevano distruggere politicamente il "traditore"!!! Oggi che Fini non serve più per abbattere Berlusconi, al "Fatto" e all'"Espresso", la campagna scatenata non sembra più una 'macchina del fango'.

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