Lo abbiamo già scritto ma forse è meglio precisarlo con più chiarezza.
Il governo di servizio al paese è a Roma.
Una convivenza tra il mio partito e il PDL di Silvio Berlusconi ormai pluricondannato che ha causato e continua a causare grossi malumori nella base del partito e non solo.
Una convivenza dettata dalla legge elettorale che impedisce maggioranza chiare.
Una convivenza sta portando a rinvii e annunci, nulla di più.
Una convivenza che resta un grosso punto interrogativo soprattutto in vista del ritorno di Forza Italia.
Gli esempi locali di un’alleanza PD-PDL ci sono stati a Messina e Ragusa con la vittoria nella prima città del movimento no-ponte e nella seconda dei MoVimento 5 stelle.
Per i cittadini è molto più semplice perché se le vecchie volpi locali della politica si mettono insieme per non andare a casa i cittadini li mandano a casa con più facilità essendo tutti insieme.
A Pavia non si intravede la necessità di un governo di servizio.
La legge elettorale permette con il secondo turno di avere un chiaro vincitore tra diverse coalizioni che si scontrano.
La differenza tra centrodestra e centrosinistra sono abissali.
La base del partito democratico attenta e molto decisa e ben consapevole che non si può tornare su vecchie strade percorse con grave danno per la nostra città.
Penso proprio che qui un governo dell’inciucio farebbe la fine di Ragusa.
Provare per credere.
Mentre sarebbe costruttivo mettersi tutti al servizio di un progetto che provi finalmente a costruire per Pavia qualcosa di diverso delle vecchie e poco chiare urbanizzazioni a beneficio di pochi e pensare a come rilanciare il futuro della città per tutti i suoi cittadini.
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