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Balocchi barocchi in bocca (e nelle orecchie)

Da Spaceoddity

Cooking Jungle] Balocchi barocchi in bocca (e nelle orecchie)

Balocchi barocchi in bocca (e nelle orecchie)[Cooking Jungle] Cena per orecchie raffinate, mercoledì 14 marzo 2012 nella bellissima cornice centro Biotos di Palermo (via XII gennaio 2). L'idea era semplice e gustosa: perché non accompagnare la musica da mensa con qualcosa da mangiare? Ed ecco Paolo Rigano, direttore artistico dell'associazioneMusicamente, a proporre una serata barocca con due eccellenti cuochi,Giuseppe Giuffrè e Natale Giunta e un particolarissimo quartetto di ottimi e giovani musicisti. Il compìto e amabile Patrizio Germone al violino, il simpatico e giocoso Alessandro Nasello ai flauti, lo schivo e intenso Teodoro Baù alla viola da gamba e, last but not least, la bella e assorta Cinzia Guarino al clavicembalo, con splendidi strumenti, hanno proposto un repertorio che univa qualità sopraffine a un menu a prova di bomba: Biber, Telemann e C.P.E. Bach hanno accompagnato i commensali in un buffet di buon gusto e di emozioni, senza mai difettare in professionalità e anzi coinvolgendo un pubblico preparato ma molto mondano in una serata che non mi risulta abbia molti precedenti negli ultimi anni. Forse la mia stanchezza non mi ha permesso di godere appieno della scaletta, in particolare quel meraviglioso Solo a viola da gamba e basso, H559, di C.P.E. Bach, suonato quando già la giornata di lavoro e il cibo avevano avuto la meglio su di me.
E, a proposito di cibo, ammetto di aver dovuto ascoltare bene le indicazioni di Giuffrè e Giunta per orientarmi criticamente tra le numerose e squisite sorprese. I due apricena - serviti individualmente dai camerieri - erano dei piccoli toast con tonno e mais e una splendida millefoglie siciliana con riduzioni preparate dai due chef. Balocchi barocchi in bocca (e nelle orecchie)Il resto della cena ha avuto la forma del buffet, ma credo che le mie dimensioni contenute mi abbiano favorito nello sperimentare un po' tutto ciò che la casa offriva: un meraviglioso timballo di ziti in crosta dolce, dei fusilli che - per mia fortuna, perché erano ottimi - ho scoperto troppo tardi essere stati cucinati con ristretto di piccioni. Voglio dire, mangiare, mangio e non sono neanche vegetariano, però non amo in modo particolare la carne e mi piace contenermi nella scelta degli animali di cui nutrirmi (soprattutto quando questi mi fanno un'indiscreta antipatia). Ad ogni modo, superato questo trauma, che non credo possa aver bloccato ulteriormente la crescita, sono passato ai secondi: ho trovato un po' asciutta la galantina di gallinella ai pistacchi, ma sta nel tipo di piatto, lo capisco; di contro, mi sono piaciute davvero molto le polpettine di manzo e maiale con zucca e cannella. Dopo un sorbetto al mandarino ai fiori eduli che proprio non ho saputo apprezzare, io che pure adoro gli agrumi e il cibo profumato, siamo passati ai dolci: non ho gustato i pur appetitosissimi babà in una disposizione davvero barocca, ma posso dire che la cassata, fatta a quattro mani, era ottima (e ci vuol poco a fare di una cassata siciliana un dessert barocco...), ma ancora più il gelato invernale con arance essiccate e torrone di pistacchio.
E a questo punto io ho dovuto cedere le armi, rinunciando ai quattro caffè e quel che seguiva per evitare tragicomici rientri a casa... Mi spiace molto per la musica che mi sono perso e rinnovo i complimenti ai musicisti e agli chef. Le volute rococò delle mie viscere e il mio palato in fatto di musica ringraziano festosamente!

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