Sarà un po’ il Grande Fratello degli scrittori. Lanciato da Les Editions du Net, l’Académie Balzac è il primo reality letterario in Francia (cugini, ma come siete indietro, non ci si può credere !)
Diffuso via web (ah, però…) dal 1° al 24 ottobre 2014, permetterà di seguire venti scrittori rinchiusi in un castello (vista la foto, direi persino meglio dell’ascensore della Mole, ma il bello viene ora…) per redigere un romanzo collettivo su un tema di loro scelta.
Quindi niente sfide feroci? Niente libri già scritti da lanciare dietro i malcapitati autori ? Eh, no. I cugini d’Oltralpe dovranno rinunciare a queste amenità).
Secondo Henri Mojon, fondatore delle Editions du Net, questo programma sarà un modo per far parlare di nuovi autori usando i codici del reality, ma assecondando la tendenza all’autopubblicazione e l’aumento di scrittori che intendono restare anonimi (quest’ultima cosa non l’ho ben capita: vuoi restare anonimo in televisione? C’è un quid che mi sfugge…).
Ma come saranno scelti gli aspiranti reclusi ? Tramite una preselezione che inizierà il 1° febbraio sul sito Academiebalzac.fr (calmi, non è ancora attivo). Primo ostacolo: aver pubblicato almeno un libro (e appare subito chiaro che il programma non si rivolge agli esordienti, o aspiranti tali, ma a chi ha già pubblicato. Se tramite casa editrice “vera” o selfpublishing, ancora non è dato sapere).
Altra differenza fondamentale: saranno gli utenti del sito a scegliere i candidati, (e come già sentito altrove, si attendono 5000 candidature. Ci dev’essere una quota nero inchiostro riservata agli aspiranti scrittori) che poi passeranno al vaglio stretto di una giuria. I felici prescelti raggiungeranno l’Académie Balzac, che ha sede al castello di Brillac, vicino Cognac (e qui più di un pensiero si eleva ai panciuti bicchieri svuotati per favorire l’ispirazione. Ma non divaghiamo…) per rinchiudersi e scrivere come forsennati. Ancora: l’opera sarà rivelata al pubblico durante la Giornata del Manoscritto il 24 ottobre 2014 e pubblicata dalle Editions du Net (perché –mi chiedo- perché tutto ciò mi sembra meno avulso dalla realtà del nostrano Masterpiece ? ecco, non ce l’ho fatta, l’ho nominato! Attenzione, però: non sono la sola!) Il giornalista così conclude avvisando che il programma non è del tutto pionieristico (cito testualmente per non incorrere in rischi): “Nel novembre 2013, il canale italiano Rai3 aveva iniziato la diffusione di Masterpiece, un concorso per talenti letterari con sfumature di reality che si è concluso con un fallimento, giacché gli ascolti non sono mai decollati“. (Eppure io sapevo da fonti interne che i selezionati continuano a registrare sessioni con prove sempre più assurde… mah!)
Vi lascio con questi amletici dubbi: ritornerà Masterpiece? Funzionerà l’Académie Balzac? Riuscirò a trovare un tecnico per il computer/idraulico/elettricista entro domani? E per quanto parer strano possa, l’ultima questione è la più vitale e di più facile soluzione.