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Banconota speciale contro l’autismo. La nuova iniziativa napoletana sperimentata al Vomero

Creato il 02 aprile 2014 da Vesuviolive

autismo

Una splendida iniziativa a sfondo sociale sta dilagando nel quartiere Vomero. Alcune famiglie con bambini affetti da autismo hanno pensato di mettere in circolazione una moneta speciale che aiuterà i loro figli a mettersi in relazione con il mondo esterno. Immediata e positiva la risposta di numerosi esercenti del posto che, in meno che non si dica, si sono dichiarati pronti a sostenere il progetto.

L’autismo fino a pochi anni fa veniva considerato dalla gente comune e dal mondo medico, come una vera e propria forma di pazzia. Solo negli ultimi anni nella comunità scientifica qualcosa sta finalmente cambiando e il disturbo dell’autismo comincia pian piano ad essere trattato in modo specifico (e quindi più efficace). Luisa Russo, responsabile dell’equipe del Nucleo operativo di Neuropsichiatria infantile del distretto sanitario 27 della Asl Na1 spiega: ” I bambini, grazie a questo strumento, hanno una vita più facile, che li aiuta a integrarsi con la comunità”.

Uno dei tratti peculiari della patologia è proprio quello dell’estraneità alla relazione da parte dei bambini, poco propensi al contatto e allo scambio. Grazie alla nuova banconota (che riporta disegni raffiguranti i simboli della ‘comunicazione aumentativa‘) i piccoli sapranno che grazie ad essa potranno acquistare un determinato prodotto in una quantità prefissata.

In questo modo si eviterà loro la difficoltà di eseguire conti matematici in modo da spronare una relazione con il mondo esterno. Il progetto si inquadra all’interno dei programmi realizzati dal Nucleo del distretto sanitario Vomero-Arenella in occasione della Giornata mondiale dell’Autismo in programma proprio per oggi, 2 aprile.

Coloro che volessero reperire maggiori informazioni potranno recarsi in via Scarlatti e consultare gli stand informativi allestiti per promuovere conoscenza, attenzione, interesse e sensibilità nei confronti di una patologia ancora sconosciuta come l’autismo. Si spera che questo sia solo l’inizio di una lunga serie di iniziative che prevedano altresì la costruzione di programmi di inclusione scolastica e sociale dei ragazzi con disturbi autistici.

Stiamo portando avanti – ha detto Russocon le scuole della zona un progetto che ha l’obiettivo di insegnare agli altri bambini come relazionarsi con un compagno autistico e i modi migliore per riuscire a comunicare con lui. Siamo convinti – ha concluso – che per rendere il più normale possibile la vita di bambini mala ti di autismo, accanto alle terapie, siano fondamentali le facilitazioni ambientali”.


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