Sono giorni frenetici per la politica italiana, si susseguono, infatti, in queste ore, incontri per apportare modifiche alla manovra finanziaria predisposta dal Governo con decreto legge ed intanto crescono i malumori per un’operazione economica e finanziaria che si preannuncia con dei sacrifici per gli italiani.
Oggi Bankitalia, per mezzo del vice direttore Visco, interviene sugli interventi economici predisposti dal Governo asserendo che il rischio è la stagnazione.
Nelle maglie di un provvedimento governativo che passerà al vaglio delle Camere, Visco evidenzia che intervenire sulla pressione fiscale può determinare un arresto dell’economia, il fine, e cioè quello di risanare il debito pubblico, seppur nobile, potrebbe portare, posto in questi termini, a conseguenze negative.
Dello stesso avviso anche la Corte dei Conti che aspettando di verificare di quanti punti crescerà il prelievo fiscale, esprime preoccupazione per gli effetti sulla crescita economica.
Qual’è il rischio prevalente che può comportare questa manovra?
Un aumento del prelievo fiscale e un drastico taglio agli enti locali sono misure che rischiano di vedere diminuire il Pil; riforma strutturale del sistema pensioni, diminuzione del carico fiscale, maggiore razionalizzazione della spesa pubblica intervenendo drasticamente sul ruolo delle Province sembrano essere i punti nodali che portano avanti tutti coloro che criticano la manovra per come allo stato attuale è strutturata.
In attesa dell’esame della manovra da parte delle Camere, assisteremo ancora nei prossimi giorni a commenti, critiche serrate e quant’altro; il dato di fatto resta che siamo un Paese in crisi come tanti altri del resto.
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