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Barbareschi, quando la casta ostenta arroganza

Creato il 12 giugno 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

E’ l’arroganza il tratto saliente dei commenti di Luca Barbareschi, all’indomani dell’incresciosa aggressione ai danni della “iena” Filippo Roma e del cameraman Marco Occhipinti, al quale il deputato eletto nelle file del PdL ha sottratto un iPhone contenente la scena che potrebbe incriminarlo. Ma è un parlamentare, un intoccabile…

Adesso l’Italia riscopre la mediocrità artistica di Luca Barbareschi. Ci voleva una disdicevole aggressione ai danni di due giornalisti per dare un po’ di rilevanza all’ignota attività (politica e lavorativa) dell’attore milanese. Ci voleva un po’ di buon senso, per evitare che un rappresentante della repubblica si macchiasse di reati comuni, con l’aggravante della “non procedibilità” di chi è protetto dalle guarentigie.

Ma se le garanzie di inviolabilità lo proteggono dalla perquisizione dei Carabinieri, che non riescono a recuperare l’iPhone di Marco Occhipinti, non riusciranno certo a difenderlo dagli strali della rete, impietosa sul conto del deputato ex A.N che ha aggredito la troupe delle Iene, colpevole di avergli chiesto delucidazioni sulle continue assenze ai lavori parlamentari.

La pagina Facebook di Barbareschi è stata presa d’assalto da quattrocento navigatori: niente male per una pagina che ne conta appena 426, giusto per sottolineare la scarsa popolarità del parlamentare che non  sappiamo se ascrivere all’assenteismo parlamentare o all’arte che promana dalle sue inguardabili interpretazioni.

Facile immaginare cosa abbiano postato i contestatori sul “muro” di Barbareschi: c’è chi ne invoca le dimissioni (illusi, come se queste fossero d’uso nel nostro paese!), chi ne sbeffeggia l’ortografia (un po’ da scuola elementare in effetti, nel post che commenta l’accaduto) e chi invece si spinge oltre invocando dignità e vergogne che non appartengono agli Onorevoli. La casta è sempre al di sopra del sentire comune, ed anche in questo caso il parlamentare del PdL (ora al gruppo misto) cerca di portarsi in vantaggio rispetto alle polemiche tacciando, ora come cretini ed ora come frustrati, tutti quelli che esprimono dissenso verso la sua ricostruzione dei fatti. Come dire, se non siete d’accordo con me siete degli idioti.

Fieri di esserlo, è da più parti la considerazione che si legge, a considerare la mole di insulti rivolti verso il protagonista di tanti titoli dimenticabili (no, non è un refuso: per quanta fatica si faccia, è davvero difficile riportare alla mente un solo titolo della produzione artistica dell’attore).

E’ l’arroganza ad aver infastidito i “comuni mortali”, quelli che l’iPhone devono comprarselo perché nessun parlamento glielo regalerà, quelli che conoscono il valore ed il significato della parola “sacrificio”. Barbareschi ha trafugato un oggetto di valore: comprendiamo che 700 euro non sono certo gli oltre 20.000 euro che il deputato guadagna mensilmente anche se non mette piede a Montecitorio, ma per chi le cose deve pagarsele di tasca propria sono proprio un bel gruzzolo.

E adesso? Cosa ne sarà della già traballante popolarità del povero Luca? Non che ce ne importi molto, anche se a giudicare dai commenti non dovrà mai preoccuparsi di portare in giro i suoi spettacoli in teatri che abbiano una grande capacità di pubblico…

Ma in tutto questo marasma, sovviene increscioso un dubbio: caro Luca, restituirai l’iPhone a Marco Occhipinti o vuoi che facciamo una colletta per la ricarica?
Tanto si sa, a pagare in Italia non sono mai i politici, quanto i poveracci…

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