Giuseppe Montani, noto esponente del clan omonimo del quartiere San Paolo, accusato dell'omicidio volontario di Vincenzo Di Leo, ucciso a Bari in un agguato di mafia il 31 dicembre del 1991 è stato assolto dopo 21 anni dal delitto dalla Corte d'Assise di Bari.
Il processo di primo grado davanti ai giudici della Corte d'Assise di Bari è iniziato il 10 ottobre scorso. Il lungo iter giudiziario è cominciato nel 1993, quando Montani fu prosciolto da tutti i reati, scagionato da un testimone oculare.
Nel 2005 il caso fu riaperto sulla base delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Nel 2008, un nuovo processo in Corte di Assise a Bari. Il difensore dell'imputato ha però presentato un'eccezione che ha riportato il dibattimento alla fase dell'udienza preliminare.
Davanti al gup, nel marzo scorso, una nuova eccezione ha fatto tornare gli atti sulla scrivania dell'allora pm Antimafia della Procura di Bari, Giuseppe Scelsi. Quindi il processo di primo grado davanti ai giudici della Corte d'Assise, che hanno assolto Montani.
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