Il boicottaggio della Barilla farà diminuire le vendite del più grande produttore di pasta italiano? (blog.libero.it)
Invece de La Zanzara, il programma di Cruciani e Parenzo dovrebbe chiamarsi il ragno. Nella ragnatela tessuta dai due abili conduttori radiofonici cadono con una frequenza disarmante politici, imprenditori, attori e personaggi noti d’ogni risma. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Guido Barilla. Il patron dell’omonimo colosso mondiale della pasta ha stupito tutti con questa dichiarazione:
Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale
Smentita, rettificata e corretta. Ma che resta. A parte la stravaganza per cui Guido Barilla identifica una coppia omosessuale con due uomini (il povero Guido avrà forse dimenticato i giovanili studi classici, confondendo il greco omo, cioè stesso, col latino homo, uomo/essere umano), rifacendosi a un non meglio precisato “ruolo fondamentale della donna” (i maschi forse non sanno cucinare un piatto di spaghetti ajo e ojo?? e soprattutto, che immagine ha della donna nel XXI secolo Guido Barilla, in questo caso forse Guido “Balilla”???), la frase non poteva non scatenare un pandemonio nell’opinione pubblica non solo italiana ma, piano piano, anche mondiale. Immediate e comprensibilissime proposte di boicottaggio, ma anche levate di scudi da parte di esponenti notoriamente poco aperti al concetto di omosessualità che difendevano il diritto di Barilla di esprimere il proprio pensiero. Qui di seguito un florilegio di pareri:
Guido @barilla fa marcia indietro inseguito da venditori di merendine e spaghetti dell’azienda, un po’ di coraggio….@forza_italia
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) September 26, 2013
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Follia le proteste contro Barilla. Anche i ciccioni come me non finiscono negli spot e non è discriminazione. È solo pubblicità.
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) September 26, 2013
Cari signori De Cecco, Voiello e Latini, per favore, non fate dichiarazioni o mi tocca passare al kamut #barilla
— maria laura rodotà (@marilur1) September 26, 2013
La domanda più intelligente da fare ora è quella di aspettare i risultati delle vendite Barilla nei prossimi mesi per capire se e quanto la vicende avrà un seguito. C’è stato anche chi, come Jacopo Tondelli, in un tweet ha ironicamente suggerito che l’inciampo potrebbe essere parte di una perfida operazione di media-marketing:
La scommessa di Barilla: in Italia i consumatori di pasta omofobi sono più degli omosessuali
— jacopo tondelli (@jacopotondelli) September 26, 2013
Ai posteri, e ai mangiatori di pasta, l’ardua sentenza. Tra qualche mese sapremo se più che il ragù, poté il digiuno.