Photo credit: European’s People Party / Wikimedia Commons / CC BY 2.0.
Barroso e Letta, rispettivamente presidente della Commissione europea e presidente del Consiglio italiano, sono in questo momento al Centro di accoglienza di Lampedusa. Barroso e Letta sono sull’isola per mostrare la vicinanza delle istituzioni, italiana ed europea, alla tragedia che ha colpito i migranti e anche l’isola di Lampedusa, che sta ancora lottando per trovare tutti i corpi dei dispersi e per cercare di dare un’accoglienza dignitosa alle centinaia di migranti che sono ospitati uno sopra l’altro nei centri d’accoglienza strapieni. Letta e Barroso sono arrivati in aereo, seguiti anche dal ministro dell’Interno Angelino Alfano e dal commissario per gli Affari interni dell’Ue, Cecilia Malstrom. Arrivati sull’isola Barroso e Letta sono stati anche contestati da una decina di manifestanti, che hanno urlato “vergogna!” e hanno esposto dei cartelli di protesta contro il trattamento inumano dei migranti e l’indifferenza dell’Ue. Le parole di Barroso: “l’Europa sta con la gente di Lampedusa. Il problema di uno dei nostri Paesi, come l’Italia, deve essere percepito come un problema di tutta l’Europa. Insieme possiamo agire in modo più adeguato. L’Europa non può girarsi dall’altra parte”. ” ancora: “L’immagine delle centinaia di bare non andrà mai via dalla mia mente. E’ un’immagine che non si può dimenticare, C’erano bare di bambini, madri e figli: è qualcosa che mi ha scioccato e rattristato“. Anche il premier Letta, che si è inginocchiato di fronte alle bare dei migranti si è detto addolorato: “è una tragedia immane mai accaduta nel Mediterraneo, mi scuso per le inadempienze del nostro Paese, rispetto a una tragedia come questa. L’eventuale depenalizzazione del reato di clandestinità “sarà uno dei tempi da discutere. Ancora non c’e’ stata discussione” ha detto Letta. “Abbiamo chiesto, ricevendo l’appoggio del presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, che il prossimo Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre discuta del tema immigrazione, che non era in agenda”. L’Italia farà la sua parte, ma questo è un dramma europeo” ha aggiunto il premier, sottolineando che serve una “svolta rispetto all’interesse di tutti i paesi coinvolti”. Ora, dopo gli attestati di solidarietà di Barroso e Letta, ci si aspetta una risposta concreta sia dal Governo che dall’Ue.