Basket: il ct Pianigiani ha diramato le prime convocazioni in vista dei Campionati Europei che inizieranno i primi di settembre in Lituania. Per la prima volta l'Italia schiererà contemporaneamente le sue tre stelle Nba: Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Danilo Gallinari. Il solito problema resta la mancanza di un centro di caratura europea, considerando inoltre che i vari Gigli, Cusin e Crosariol faticano ad affermarsi con costanza anche nel campionato italiano. Quanto al play-maker, Daniel Hackett, vera rivelazione nostrana dell'anno e miglior marcatore azzurro della A1, potrebbe rappresentare l'uomo giusto per dare ritmo e geometrie alla manovra. Dalle convocazioni, tuttavia, emerge uno degli aspetti maggiormente negativo dello sport italiano attuale, ovvero la poca fiducia nei giovani. Non condivido, per l'appunto, l'assenza di Alessandro Gentile, talento purissimo che, a soli 18 anni ed a suon di prestazioni eccelse, si è consacrato come pedina fondamentale nella Benetton Treviso. Si tratta di un giocatore dal talento assodato e già pronto per i grandi palcoscenici, verso il quale si stanno già concentrando le mire di alcune franchigie Nba. Che senso ha, dunque, fargli disputare l'Europeo under20? Il solo risultato che si ottiene è quello di ritardarne la crescita, impedendogli quel confronto con le stelle europee che tanto sarebbe servito in termini di esperienza e crescita a medio-termine.
Pallavolo: già qualificata matematicamente alla Final Eight, l'Italia ha inflitto un secco 3-0 ai vice-campioni del mondo di Cuba nel penultimo incontro della fase eliminatoria. A Parma si è messo in luce nuovamente il sempre più straripante Ivan Zaytsev, atteso dalle future sfide con Brasile e Russia per testare ulteriormente un rendimento che lo sta avvicinando ai migliori giocatori in circolazione. Il Bel Paese, dunque, potrebbe aver trovato il suo trascinatore, l'uomo a cui affidare i palloni che 'scottano' nei momenti cruciali delle partite.
Federico Militello