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Basket Inside 23^ Giornata – Serie A Beko

Creato il 19 marzo 2014 da Simo785

A cura di Piksi4.

Giornata dominata dallo scontro di alta classifica tra Cantù e Brindisi, con contorni interessanti a Sassari e, in quota salvezza, a Bologna e Pesaro, con le più blasonate squadre di casa in forte difficoltà. Milano riceveva Roma, forte della sua ormai consolidata posizione al comando della classifica.

Cantù surclassa Brindisi e la aggancia al secondo posto. Ottima partenza per la squadra di casa che, dopo due minuti si è già presa un vantaggio che la Enel non riuscirà più a colmare. La nota dolente dei pugliesi è la percentuale di realizzazione: solo il 25% nel tiro da tre contro il 60%. E’ il parziale di 12-2 del terzo quarto a tagliare le gambe degli ospiti, Cantù arriva fino a + 22, per poi controllare agevolmente il finale. Milano supera senza problemi Roma, raggiungendo il 12° successo consecutivo.

Cantù-Brindisi
Armani che dimostra di aver davvero cambiato marcia, travolgendo l’Acea già nel primo tempo (-23). L’infinita panchina dell’EA7 permette di fare a meno di Langford (stiramento, fermo un mese), ma da incorniciare son soprattutto le prove di un Melli dominante e di un insospettabile Cerella.
A Pistoia, nel finale da batticuore con Siena in feroce rimonta, la spunta il cuore dei padroni di casa. Con questo successo la Tesi Group continua a sognare i playoff. Dal 32-15 la Mps con esperienza rosicchia il divario, ripartendo in velocità. Alla pausa lunga è 41-36, con la tripla di Haynes allo scadere. Nella ripresa la Mens Sana arriva a meno 3 con i tiri dalla lunga di Nelson e Green, ma è Wanamaker a ricacciarla indietro.
Un Drake Diener stellare si abbatte su Venezia. I lagunari reggono botta ma nulla possono contro l’ispirato esterno americano  che li buca da ogni posizione.  I suoi 44 punti valgono il 100–95 con cui Sassari batte la Reyer. Ritmi altissimi e attacchi sciolti, Peric è Taylor non mollano fino alla fine, ma l’inerzia è biancoblu, e basta consegnare palla a Ala-Diener per mettere in ghiaccio la partita.

Cremona  batte Avellino con qualche brivido, grazie a un Jarrius Jackson trascinatore (25 punti, 18 di media nel girone di ritorno), e riallunga sull’ultimo posto dopo aver visto la Sidigas rientrare, nell’ultimo quarto, dal -17 al -6. Quarto k.o. consecutivo x la squadra di Vitucci che non riesce a risollevarsi, nonostante le buone prove di Lakovic e Ivanov, non sorretti da una panchina inesistente (6 punti contro i 31 cremonesi).
La Pasta Reggia non perde al Palamaggiò da cinque turni e si conferma in corsa per i playoff. Non basta il cuore della Sutor per la seconda vittoria esterna dopo quella di Varese, nonostante un ultimo quarto quasi perfetto. I bianconeri trovano il meglio con Brooks e Scott da lunghi, ed è soprattutto nella ripresa che Caserta offre minuti di grande pallacanestro: la Sutor crolla a -18 (56-38) per poi rimontare, ma non basta.
Una Grissin Bon entusiasta per la qualificazione alla Final Four di Eurochallenge rientra da -10 firmando una vittoria di prestigio contro una Granarolo, alla quinta sconfitta di fila e per la quale lo spettro della retrocessione si avvicina. Partita sempre in bilico, punteggio ad elastico, le due squadre sbagliano tanto (2/14 da tre per i bolognesi). Sul 70 pari, Bologna ha il possesso per vincere, ma un fallo di Ebi consente a Cervi di chiudere.
Varese espugna Pesaro con grande sicurezza e mette una notevole ipoteca sulla salvezza, obbiettivo che torna in forse per i biancorossi, dopo quattro successi interni consecutivi. Equilibrio assoluto in campo, all’intervallo lungo il tabellone segna 36-36. Petty si carica la squadra sulle spalle e la spinge fino al 50-45 (26’), ma Ere non è da meno e sigla il 55-58 del 29’. Varese conduce poi per tutto il quarto periodo con un super De Nicolao.

TOP

Drake Diener
D. Diener (Sassari): massimo in serie A in carriera per il nativo di Fond du Lac, a cui Sassari si affida per martoriare a ripetizione la retina di Venezia. 18/26 totali, 7 rimbalzi e 3 assistenze, il bottino dell’immarcabile bocca da fuoco con la canotta n° 16. Autentico uomo squadra.

Jackson (Cremona): quando gioca così, difficilmente Cremona perde. Il nativo di Monroe, naturalizzato italiano, ne piazza 25, e non trema nemmeno in lunetta (8/8), condendo il tutto con 5 rimbalzi sotto il tabellone difensivo. Un fattore.

Ragland (Cantù): di una bella Cantù scegliamo il top scorer, autore di una partita di grande sostanza al tiro (7/10), perfezionata da un ottimo 86% ai liberi e 3 rimbalzi più 2 assist, per un 29 di valutazione complessiva. Il merito del netto successo su Brindisi è soprattutto suo.

FLOP

Cinciarini (Montegranaro): la difesa di Roberts lo tiene fuori dalla partita (solo 5 punti segnati in 20 minuti), e non può dare il suo solito contributo ai ragazzi di Recalcati. Anche due palle perse in momenti topici di un incontro, per lui, da dimenticare in fretta.

Turner (Pesaro): già in panchina con due falli dopo nemmeno 3’ di gioco, rimane condizionato per tutta la durata dell’incontro. Le medie di tiro  (22% da due e 25% da tre) sono da comprimario, per un -3 di valutazione che la dice lunga sul pessimo contributo del californiano.

Foster (Avellino): primi punti in serie A per lui (4), ma decisamente limitatissimo il suo contributo in una squadra ormai in crisi d’identità. Parte in quintetto e mette insieme 20 minuti, ma la presenza è totalmente insondabile. A Vitucci serve ben altro per recuperare posizioni.

SOAP

Nicolò Melli
Melli (Milano): autore di 24 punti, migliore prestazione personale tra A ed Eurolega. Esce dai blocchi caldissimo (16 punti nei primi 11’30” della gara, 12 punti, 4 rimbalzi e un recupero nel solo primo quarto), e suggella il suo match con la tripla del 60-45. Crescita esponenziale per un punto fermo della Nazionale.

Cervi (Reggio Emilia): 13 punti in 19 minuti di grande applicazione, e ben 9 rimbalzi per una presenza di spessore sotto le plance. Il meglio lo dà nel finale quando scippa un pallone sanguinosissimo dalle mani di Ebi, andando a chiudere la partita per la sua sorprendente Grissin Bon.

Cerella (Milano): l’eroe che non ti aspetti. Manda in visibilio il pubblico milanese, gettandosi a rubare palloni anche sulla rimessa degli avversari, difendendo con aggressività su ogni possesso e segnando la tripla che, nel terzo quarto, ferma la rimonta dell’Acea sul -9. 10 punti di puro cuore ed energia.


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