A cura di Superflaz
EA7 Emporio Armani Milano – Giorgio Tesi Group Pistoia 3-2
Banco di Sardegna Sassari – Enel Brindisi 3-0
Acqua Vitasnella Cantù – Acea Roma 0-3
Montepaschi Siena – Grissin Bon Reggio Emilia 3-2
Al termine dei quarti di finale, con sorprese e partite al cardiopalma, si è delineato il quadro delle semifinaliste. La favorita Milano, anche se con Pistoia ha fatto davvero fatica, affronterà la temibile Sassari, sbarazzatasi di Brindisi in 3 gare ed a riposo già da qualche giorno, nella parte bassa del tabellone, dopo il gran recupero culminato con la vittoria al PalaEstra, la Montepaschi sfiderà la sorpresa Roma, corsara 2 volte sul parquet di Cantù e vincitrice in gara 3 dopo una partita tiratissima conclusa dopo un overtime. Noi del Bar Frankie diamo una valutazione alle prestazioni delle squadre eliminate ed a quelle qualificate per la semifinale.
ELIMINATE:
Giorgio Tesi Group Pistoia – voto 9: I ragazzi allenati da coach Paolo Moretti hanno fatto sudare 7 camicie alla favoritissima Milano. Con un roster più corto e decisamente inferiore a quello meneghino, i toscani sono sempre rimasti a contatto, sia in gara 1 che in gara 2, cedendo però entrambe le volte negli ultimi 10 minuti. Al PalaCarrara, complice anche il grande tifo sugli spalti e qualche errore arbitrale, sono riusciti ad infliggere le prime sconfitte in serie A alla formazione lombarda, mettendola in seria difficoltà difensiva. Sia in gara 3 che in gara 4 l’EA7 chiudeva il primo tempo con vantaggi in doppia cifra, ma, al rientro dagli spogliatoi i pistoiesi erano sempre in grado di infliggere pesanti parziali agli uomini di Banchi, girando risultato ed inerzia della partita e conquistandosi la possibilità di gara 5 per una partita senza domani. Anche in gara 5 i toscani mettono una paura folle a Milano, chiudendo il primo tempo in vantaggio, grazie alla loro dinamicità ed alla grande precisione dall’arco dei 6,75 mt. Nella ripresa, però, viene fuori tutta la tecnica e la difesa di Milano e la Giorgio Tesi deve alzare bandiera bianca. Una stagione da ricordare per tutta la città di Pistoia, per una qualificazione a dei playoff giocati alla grande ed anche soprattutto per il saluto al basket giocato da parte di Giacomo Galanda.
Enel Brindisi – voto 7: Gli uomini di Piero Bucchi escono a testa alta, anche se con un 3-0, da una stagione davvero esaltante e conclusa con tanti problemi. Al PalaSerradimigni i brindisini sfiorano l’impresa in gara 1, dove si fanno recuperare da Sassari negli ultimi minuti e fanno girare l’inerzia di tutta la serie in favore dei padroni di casa. Già, fino ad allora Brindisi aveva dominato sul parquet del Banco, costringendo i sardi a percentuali basse e riuscendo a non far segnare le bocche da fuoco Diener e Green. Negli ultimi minuti, però, gli uomini di Sacchetti riescono nel prodigioso recupero, grazie anche all’errore dei 3 decisivi liberi da parte di Delroy James a tempo ormai scaduto, che avrebbero dato la vittoria alla compagine pugliese. Gara 2 è un calvario per la Enel, nel solo primo quarto il solito Drake Diener infila 7/8 da 3 punti chiudendo il primo parziale con già 18 punti di scarto. La partita è senza storia, Brindisi non riesce mai a rientrare e si va a gara 3 sotto 2-0. In gara 3 l’Enel mette il naso avanti solo nel 3° periodo, crollando , poi, nell’ultimo quarto sotto i colpi dei soliti Diener, Green e Sacchetti e lasciando il passo ai sardi. Si chiude così una delle più belle stagioni di Brindisi nel massimo torneo nazionale.
Acqua Vitasnella Cantù – voto 5,5: La sorpresa negativa dei playoff è Cantù, arrivata alla post season con il proprio parquet imbattuto da tutta la stagione, che crolla sotto i colpi dell’Acea Roma, addirittura in entrambe le gare casalinghe, una vera delusione. Il 5,5 è frutto del minimo scarto con il quale sono stati eliminati in sole 3 gare dai capitolini, altrimenti il voto sarebbe stato di gran lunga più basso. Lo scarto è stato di soli 10 punti in 3 partite, 4 punti in gara 1, 2 punti in gara 2 e 4 punti in gara 3 dopo un overtime. La serie è stata davvero equilibrata, i brianzoli non sono riusciti ad imporre il proprio gioco e Roma ha portato tutte e 3 le gare sui propri ritmi, rispondendo colpo su colpo agli uomini di Sacripanti e dando la zampata decisiva sempre nel finale. Ora qualcosa si dovrà rifondare, magari partendo da capitan Leunen, irriconoscibile in questi playoff.
Grissin Bon Reggio Emilia – voto 8: Serie stupenda quella che ha visto Reggio Emilia ad un passo dalle semifinali contro Siena. In gara 1 al PalaEstra gli uomini di coach Menetti invertono il fattore campo grazie ad una partita di spessore, reggendo alla pressione dei toscani nell’ultimo quarto. In gara 2 le parti si invertono, con i reggiani che provano a vincere in rimonta con un ultimo quarto da fantascienza, con 39 punti segnati in 10 minuti, troppo tardi per recuperare e la serie si sposta a Reggio Emilia sull’ 1-1. Gli emiliani, che in casa in regular season hanno perso solo contro Milano e Varese, in gara 3 riescono a spuntarla sempre con un ultimo quarto da 33 punti, dopo che il terzo periodo si era concluso in perfetta parità. Per gara 4 l’inerzia è tutta per i padroni di casa, che però cadono sotto i colpi di Marquez Haynes. La serie si chiude a Siena, con la vittoria dei toscani, nonostante l’ennesimo tentativo di rientro guidato da Andrea Cinciarini. Stagione ai massimi livelli per Reggio Emilia, che ha mostrato bel basket ed ottime individualità. Hanno dato filo da torcere ai campioni in carica, arrivando ad un passo dalle semifinali. Una nuova realtà nel basket nostrano.
SEMIFINALISTE:
EA7 Emporio Armani Milano – voto 6: Striminzita sufficienza per la favoritissima per il titolo. Portata a gara 5 con mille sofferenze dalla matricola terribile Pistoia, non è riuscita ad esprimere il basket mostrato nel girone di ritorno ed in Eurolega, è incappata in 2 sconfitte quando aveva la gara in pugno, confusionaria, coach Banchi ha lasciato inspiegabilmente a riposo giocatori come Cerella e Wallace che si sono rivelati fondamentali in gara 5. Squadra e coach troppo nervosi, con bonus raggiunti in pochi minuti e quindi liberi a pioggia regalati all’avversario, hanno preso falli tecnici per proteste e reazioni evitabili, reazioni che hanno indotto gli arbitri ad allontanare dal campo capitan Gentile per reciproche scorrettezze con Washington, di conseguenza estromettendolo dall’ultima partita della serie. Ora critica e tifosi si aspettano una reazione, perché giocare così sottotono contro un avversario come Sassari significherebbe salutare i playoff anche con il fattore campo favorevole.
Banco di Sardegna Sassari – voto 7,5: Sarebbe potuto essere un 8, ma, il mezzo punto in meno è dovuto al fatto che in gara 1 gli uomini di coach Sacchetti hanno portato a casa la vittoria solo grazie agli errori dalla lunetta di Brindisi nei 3 liberi decisivi falliti da James a tempo scaduto, altrimenti saremmo potuti essere qui a parlare di tutt’altra serie. Quei 3 liberi hanno ridato slancio al Banco, che in gara 2 ha seppellito di triple i malcapitati brindisini, demolendo tutte le certezze che si erano creati 48 ore prima. In gara 3, poi, Sassari comanda tutta la partita, ad esclusione del 3° periodo, ritrova la reazione nel 4° e porta a casa una qualificazione ben poco sofferta. Ora per la truppa sarda il banco di prova si chiama Milano. Un ostacolo difficile, ma, non insormontabile, soprattutto se i milanesi non giocheranno al loro livello, come già avvenuto contro gli uomini di coach Sacchetti in coppa Italia.
Acea Roma – voto 8,5: Chi avrebbe mai pensato che gli uomini di coach Dalmonte avrebbero espugnato per ben 2 volte l’inviolato Pianella di Cantù? Ebbene, con un impronosticabile 3-0 l’Acea Roma si è qualificata per le semifinali ai danni di Cantù, giocando il suo basket, senza mai farsi sopraffare dai tiri da 3 dei brianzoli, mostrando un basket calmo ed intelligente. Hanno lavorato pazientemente i fianchi dell’avversario, costringendolo ad una resa incondizionata con il minimo scarto di 10 punti in 3 partite. Una qualificazione chirurgica, che permette ai capitolini di sfidare Siena in semifinale e chissà che non compiano l’impresa di espugnare anche il PalaEstra.
Montepaschi Siena – voto 7: Dopo il grande spavento di gara 1, con la sconfitta di 3 punti e la perdita del fattore campo, gli uomini di coach Crespi hanno tirato fuori il carattere e trascinati da Hynes e Ress, hanno rigirato tutto in gara 4, qualificandosi, poi, nella decisiva gara 5 fra le mura amiche. I biancoverdi soffrono contro la spumeggiante Reggio Emilia, reagiscono in gara 2 respingendo il rientro degli emiliani, crollando di nuovo nell’ultimo periodo di gara 3, per poi compiere il capolavoro in gara 4, riportando la serie in toscana, dove, ancora soffrendo, portano a casa la qualificazione. Una serie da cuori forti, con Siena che dimostra di avere ancora la mentalità vincente delle ultime 7 stagioni, ma, mostrando meno superiorità rispetto agli avversari. Ora ospiteranno Roma e dovranno stare attenti nelle prime 2 gare casalinghe, visto quello che i romani hanno combinato sul parquet del Pianella, si prospetta una semifinale equilibratissima.