A nove giorni dallo sfortunato esordio con la Croazia, per la Nazionale Femminile è già tempo di sfide da “dentro o fuori”. Dopo aver ceduto anche in Belgio al termine di una partita comunque ben interpretata, l’Italia è infatti ultima a zero punti nel girone A e domani affronta la Lituania (Palarockfeller, ore 20.30, diretta su RaiSport1) per tenere vive le speranze di qualificazione all’Europeo 2011.A fare il tifo in tribuna ci sarà anche Dino Meneghin, accompagnato dal vicepresidente Gaetano Laguardia e dal Segretario Generale Maurizio Bertea: prima della partita il presidente federale premierà Beatrice Carta, cagliaritana doc e capitano della Nazionale Under 18 campione d’Europa.
Un successo riporterebbe le azzurre pienamente in lotta per uno dei primi due posti, una sconfitta chiuderebbe anzitempo il discorso qualificazione alla vigilia della doppia trasferta in Olanda e Croazia. L’avversario non è certamente tra i più accomodanti: la Lituania ha travolto l’Olanda all’esordio (98-52), poi si è imposta con autorità in Croazia prima di piegare il Belgio con un rotondo 95-78. La formazione baltica, nuovamente allenata da Paulauskas dopo le recenti delusioni, è una nostra vecchia conoscenza e all’Europeo 2009 è stata sconfitta dall’Italia nella sfida che ci ha assicurato un posto tra le prime otto. Era però quella un’Italia al completo al cospetto di una Lituania sottotono: quest’anno, invece, la definitiva consacrazione della 21enne Petronyte ha dato nuova linfa alla vecchia guardia e la squadra di Paulauskas è tornata solida, una macchina da canestri se è vero che nelle prime tre uscite ha viaggiato a 91 punti di media.
Accompagnate dal Presidente del Comitato Regionale della Fip Bruno Perra, le azzurre sono state ricevute dal primario del nosocomio Maria Gabriella Nardi. Prima tappa il Day Hospital dove Sciacca, Cinili, Franchini, Alexander, Wabara e Sottana si sono intrattenute con alcuni pazienti. Tra questi il piccolo Claudio Adinolfi, 4 anni, omaggiato con la maglia azzurra e altri gadget. Con la dott.ssa Nardi anche il direttore della Clinica Pediatrica Renzo Galanello, che ha spiegato i metodi di cura della talassemia in Sardegna. Sono stati visitati anche i reparti “Degenze”, “Allergologia pediatrica” e “Talassemia età”. La delegazione azzurra ha scambiato qualche parola con tutti i piccoli degenti e con i loro genitori.
La difesa sarà la chiave, anche secondo Giampiero Ticchi. “Siamo con le spalle al muro, questa con la Lituania è una partita che non dobbiamo fallire. L’abbiamo preparata bene in palestra ma credo che le ragazze debbano tirare fuori qualcosa in più, a livello di aggressività e di cattiveria, se vogliamo continuare a sperare. In Belgio abbiamo perso per colpa di alcuni episodi, con la Lituania mi aspetto una reazione sul piano del carattere. Deciderà la difesa, dalla quale non possiamo prescindere e che invece nelle prime due partite non è stata impeccabile”.
Rispetto alla scelta delle dodici che scenderanno in campo, Ticchi e il suo staff scioglieranno le riserve dopo l’allenamento di domani mattina: le azzurre sono tutte in buone condizioni, Chiara Pastore sembra aver smaltito completamente i postumi della contusione rimediata in Belgio.
Nei giorni che hanno preceduto la partita con la Lituania, le azzurre sono state impegnate in attività di solidarietà, a sfondo benefico, che le hanno legate ancora di più alla città di Cagliari. Ieri mattina un’ora di allenamento con i ragazzi degli Special Olympics, un appuntamento ormai fisso per la Nazionale Femminile che nelle passate stagioni ha incontrato per due volte gli Special Crabs, la squadra di ragazzi diversamente abili di Rimini.
Questa mattina, poi, una delegazione guidata da Mara Fullin e Giampiero Ticchi ha visitato i piccoli degenti dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari, la più importante struttura regionale per lo studio e la cura delle patologie legate alla Talassemia, una malattia degenerativa che comporta anemia.
A tutti regali, sorrisi e una carezza. (com stampa)
Così in campo (ore 20.30, Palarockfeller di Cagliari)
Italia
4 Angela Gianolla (’80, 1.70, playmaker)
5 Mariachiara Franchini (’79, 1.81, guardia)
6 Chiara Pastore (’86, 1.72, playmaker)
7 Beatrice Sciacca (’83, 1.80, guardia)
8 Valentina Donvito (’78, 1.77, playmaker)
9 Francesca Modica (’81, 1.75, guardia)
10 Martina Crippa (’89, 1.78, guardia)
11 Raffaella Masciadri (’80, 1.85, guardia)
13 Emanuela Ramon (’82, 1.82, ala)
14 Kathrin Ress (’85, 1.96, ala-centro)
15 Marte Alexander (’76, 1.90, centro)
23 Giorgia Sottana (’88, 1.78, playmaker)
31 Chiara Consolini (’88, 1.85, guardia)
33 Sabrina Cinili (’89, 1.90, ala)
34 Jenifer Nadalin (’83, 1.87, centro)
Coach: Giampiero Ticchi
Lituania
4 Kamile Nacickaite (’89, 1.74, guardia)
5 Milda Sauliute (’81, 1.75, guardia)
6 Marina Solopova (’90, 1.80, ala)
7 Ausra Bimbaite (’82, 1.79, guardia-ala)
8 Agne Abromaite (’79, 1.90, centro)
9 Rima Valentiene (’78, 1.70, playmaker)
10 Daina Staugaitiene (’80, 1.82, ala)
11 Gintare Petronyte (’89, 1.95, centro)
12 Giedre Paugaite (’90, 1.92, ala-centro)
13 Sandra Linkeviciene (’82, 1.76, playmaker)
14 Egle Sulciute (’85, 1.90, ala)
15 Vaida Sipaviciute (’85, 1.93, ala-centro)
Coach: Algirdas Paulauskas