A cura di Davide:
Siamo giunti oramai all’ultimo atto di questa annata cestistica, e il finale non poteva che essere questo: Milano vs Siena. Sono le grandi protagoniste di queste ultime stagioni: l’una l’eterna perdente, l’altra la vincente. Come si sa, Siena dall’anno prossimo non ci sarà più a questi livelli, siamo quindi pronti tutti a gustarci quest’ultimo atto di questa sfida che ci ha accompagnati per tutti questi 8 anni. Non sono escluse grandi sorprese! Vediamo ora le pagelle delle 4 semifinaliste.
PAGELLE
Montepaschi Siena: 9 Beh, per Siena non ci sono più parole. Anche in questi playoff, con i noti problemi, con una squadra non certo al livello degli altri anni, è riuscita a continuare la marcia trionfale che ormai ripercorre da 8 stagioni: è finale, meritatissima! Grazie a un supporto sanguinolento del senatore Ress (la schiacciata all’indietro all’ultimo minuto contro Reggio Emilia in Gara 5 è il simbolo di questo giocatore) e di tutta la macchina-Siena, il team è riuscito prima a sconfiggere un’indomabile Reggio (andando a vincere Gara 4 in trasferta rischiando di andare fuori), poi a sbarazzarsi di Roma con vittorie schiaccianti e convincenti. Un applauso anche all’allenatore dell’anno, Coach Marco Crespi, che ha saputo collaudare tutti i meccanismi di squadra e a motivare sempre i suoi giocatori (aspetto da non sottovalutare viste le notizie che venivano da fuori). Siena si affida moltissimo al gioco da 3 punti, ma sono tutti tiri ben presi con grande circolazione di palla e tanto divertimento. E’ un piacere vederla giocare; come ha scritto Crespi al termine di Gara 7 negli spogliatoi: “I DRAMMATICALLY LOVE YOU”… non serve aggiungere altro.
Acea Roma: 7,5 I più pensavano che sarebbe uscita subito con Cantù; e invece non solo è passata, ma ha anche rifilato un sonoro 3-0 ai Brianzoli sbancando addirittura per 2 volte in fila il Pianella. Forse ci si aspettava un pochino più di combattimento contro Siena; ha vinto solo una gara e nelle altre non ha praticamente nemmeno giocato; a nulla è servita la riapertura dopo anni del grande PalaEur. Nel complesso stagione comunque positiva, ora sul mercato bisognerà rifondare date le sicure partenze del play Goss e della stella nascente Mbakwe, adocchiato dall’Olimpia Milano.
Olimpia Milano: 7,5 Oddio, la finale è stata raggiunta, ma era l’obiettivo minimo; per come ci è arrivata il voto non può essere più alto. Immensa, inaspettata fatica contro la neopromossa Pistoia (voto 10): prime 2 gare vinte alla fine, 2 sconfitte in trasferta e vittoria solo alla “bella” dopo aver sudato parecchio. Contro Sassari un po’ meglio: sembrava essere incanalata sul binario sbagliato dopo la sconfitta interna in Gara 2, ma poi sono arrivate 3 vittorie di fila in Sardegna (nel mezzo un’altra sconfitta tra le mura amiche) che le hanno permesso di accedere alla finale; grande dimostrazione di forza in trasferta (a Sassari Milano ha sempre vinto), ma un vero disastro nelle partite casalinghe. Nel complesso sembra che Milano abbia perso un po’ di smalto e lucidità rispetto a un mesetto fa, non sembra più quell’armata imbattibile imbattuta in tutto il girone di ritorno. Se vuole può vincere a mani basse, ma molto spesso dà l’impressione di avere paura nei momenti che contano, di non sapersi riprendere una volta che viene recuperata. Insomma, mancano un po’ di attributi. Contro Siena ne serviranno tanti perché è una squadra che punisce appena hai un momento di sbandamento (e Milano ne ha avuti parecchi ultimamente).
Dinamo Sassari: 5,5 Contro Brindisi ha rischiato di perdere subito la prima, graziata solo dai liberi sbagliati nel finale dai pugliesi; poi è riuscita a passare. Contro Milano invece sono emersi tutti i limiti di questa squadra: a parte il misero bottino interno, nelle 2 gare vinte a Milano c’è chiaramente una buona dose di fortuna e lo zampino degli Dei del basket; in Gara 2 11/16 dall’arco nel solo secondo tempo e comunque vittorie arrivate solamente grazie a una pioggia di triple senza coscienza. Chiaramente però ti va bene 1, 2 volte, ma una serie non la vinci se fai del tiro da 3 la tua religione. E’ da sempre che la squadra sarda si affida a questo tipo di gioco, forse sarebbe anche ora che coach Meo Sacchetti sperimenti qualcosa di nuovo. Anche perché quasi sempre sono triple mal prese (da lontano o allo scadere del tempo), e basta che Milano alzi solamente un po’ l’intensità difensiva che subito la squadra si trova in difficoltà e non fa neanche 50 punti in 30 minuti (successo 2 volte). Stagione positiva per la vittoria in Coppa Italia, ma per vincere qualcosa di più importante servirà ben altro in futuro. Come ultima cosa, ci teniamo a salutare un grande atleta che ha annunciato il ritiro a soli 32 anni dopo aver per anni deliziato tutti gli italiani coi suoi assist e le sue giocate: ciao grande TRAVIS DIENER!
Come detto, ora non ci rimane altro che gustarci minuto per minuto l’ultima serie (di sicuro per tanti anni) tra Milano e Siena. Abbiamo già detto che non sarà scontata e anzi, se Milano, comunque con roster più ampio e forte, non dovesse trovare equilibrio e attributi nei momenti chiave, Siena non è certo lì a fare regali e ha tutte le carte in regola, come squadra e storia, per vincere uno scudetto. Non dico che siamo 50/50, ma non è per niente sbilanciata: io dico 60% Milano 40% Siena, anche per quanto visto finora. Le statistiche di questi playoff dicono:
Punti: 81.2 Milano, 81.3 Siena.
Percentuali da 2: 56.8% Milano, 54,5% Siena.
Percentuali da 3: 37.7% Milano, 39.6% Siena.
Rimbalzi: 36.2 Milano, 30.8 Siena.
Assist: 13.7 Milano, 15.1 Siena.
Palle perse: 13.6 Milano, 10.6 Siena.
Come vedete le statistiche per partita non fanno altro che confermare quanto detto: squadre molto vicine, esito molto in bilico con Siena addirittura un filino meglio. Non ci resta che tagliare con le parole e dare spazio ai fatti sul campo: si inizia Domenica alle 18.30 a Milano (già ampiamente tutto esaurito), si giocherà poi ogni 2 giorni alle 20.30 con la formula 2 partite a Milano, 2 a Siena, 1 a Milano, 1 a Siena ed eventuale Gara 7 a Milano. Tenetevi pronti… IL BELLO ARRIVA ORA!