In questi giorni a Palermo, è stata sequestrata, dalla polizia di stato e dai vigili urbani, una discarica abusiva di 15 mila metri quadrati.
Siamo nella zona sotto Monte Pellegrino, e l’area adibita a deposito rifiuti coincide con l’ex sede di un industria chimica, l’Ancione spa, collocata in via Thaon de Revel. Il sequestro del sito abusivo, da parte degli organi competenti, è stato reso possibile grazie ad una segnalazione al 113, sintomo di una crescente intolleranza da parte dell’opinione pubblica verso il traffico illecito di rifiuti pericolosi e la realizzazione di discariche abusive, che compromettono la salute dei terreni e del suolo sui cui le persone camminano ogni giorno.
All’interno della discarica sono stati trovati rifiuti pericolosi il cui smaltimento necessita di un particolare trattamento previsto dalla legge, che non è stato messo in pratica. A dimostrare ciò sono i materiali che sono stati trovati sotto il suolo, tra i quali è stato possibile identificare calcinacci impregnati di sostanze oleose, derivanti dalla demolizione dell’ex-industria chimica, rottami, vasche colme di varie sostanze, come olio e guaina liquida. I seguenti rifiuti vengono definiti speciali, in quanto pericolosi per gli effetti che possono causare alla salute dell’uomo, nel momento in cui vi entra a diretto contatto. Si tratta di una vera e propria bomba ecologica messa a punto da alcuni operai, appartenenti a due ditte di Catania e di Ragusa, che sono stati colti in flagrante dalla polizia mentre spostavano, nell’area in questione, consistenti quantitativi di materiali e sostanze tossiche. L’accusa che è stata rivolta alle cinque persone denunciate, è quella di traffico illecito di rifiuti. A seguito del sopralluogo dell’area da parte della polizia è emerso chiaramente come quel sito fosse un’area adibita alla gestione di materiali tossici: lo stoccaggio delle sostanze avveniva direttamente sul terreno senza le dovute precauzioni.
Ancora una volta siamo di fronte alla piaga dei rifiuti, che sembrano dilagare e infettare tutto ciò con cui entrano in contatto: persone, terreni, prodotti della terra. Tuttavia, forse qualcosa si sta risvegliando nelle coscienze, come dimostra la segnalazione della discarica abusiva, grazie alla quale è scattato il sequestro dell’area. Questa importante azione rappresenta anche una sorta di stanchezza delle persone di vivere in una terra avvelenata dalla criminalità organizzata, e di una consapevolezza relativa al fatto che l’emergenza ambientale e il rischio della salute umana riguardano tutti.