Alexander Pope diceva “Beato l’uomo che non si aspetta nulla, poiché non sarà mai deluso“. La citazione l’ho pubblicata questa mattina sul mio profilo di Facebook e spero di riuscire a farne tesoro.
Se si imparasse a vivere con questo principio, tutto quello che avviene nella vita ha un sapore differente e ciò che si ottiene diventa un dono prezioso perché arriva inaspettato. Quando invece si costruiscono schemi mentali secondo i quali qualcosa, qualsiasi cosa, sembra esserci dovuta per diritto o per dovere, perde tutto il suo valore.
Io non dico di riuscirci e per ora provo ancora qualche delusione ma ci sto provando, applicando questa “regola” in tutto quello che vivo. Nulla mi è dovuto, da nessuno. Fare qualcosa per qualcuno, agire in un determinato modo, comportarsi in una maniera piuttosto che in un’altra, scrivere una mail o un sms deve dipendere solo dalla propria volontà e non deve essere dettato dal pensiero di poter essere, in qualche modo, contraccambiati.
Se lo scopo dell’azione può essere ricondotto al “do ut des” allora è facile storcere le labbra e cadere nella delusione, opposto dell’illusione intesa come distorsione della propria percezione della realtà, che nasce e si sviluppa tra i pensieri di un soggetto in maniera del tutto egoistica.
Anche per qualcosa fatta con il cuore, è fondamentale sapere che nessuno ci deve nulla e quello che ci arriva, se ci arriva, dev’essere inteso come un regalo che l’altra persona è libera di poter fare o non fare, a sua discrezione. Non devono nemmeno valere le ripicche del tipo “visto che l’altra volta TU non hai fatto, allora io non faccio…” perché presuppone un’azione compiuta per interesse e non per volontà.
Sto imparando a non aspettarmi più nulla ma non è rassegnazione la mia. E’ un modo per essere più felice quando qualcuno sceglierà mi farà un regalo dedicandomi anche solo un momento del suo tempo, in qualsiasi forma.