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Belinelli si arrende ai Lakers E Chicago elimina Indiana

Creato il 27 aprile 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

Agli Hornets non bastano i 21 punti dell’azzurro, Bryant dopo un inizio poco brillante lancia i suoi verso il 3-2 nella serie. Derrick Rose trascina i Bulls al successo decisivo (4-1) e ora aspetta la vincente tra Atlanta e Orlando, che nella notte ha riaperto la serie (2-3)

I Lakers superano gli Hornets, nonostante l’ottima prova di Marco Belinelli, e si portano sul 3-2 nella serie. Orlando batte Atlanta mentre Chicago elimina Indiana.

Il volo verso il canestro di Marco Belinelli e Shannon Brown. Ansa
Il volo verso il canestro di Marco Belinelli e Shannon Brown

Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets 106-90 (3-2 nella serie)

Non basta un buon Marco Belinelli, i Lakers dopo un primo quarto poco brillante, prendono possesso del match e scappano via nel terzo periodo, andando a vincere in scioltezza. La truppa di Phil Jackson gioca con grande aggressività e domina la zona pitturata. New Orleans tira con discrete percentuali, soprattutto nel primo tempo, ma concede ben 15 rimbalzi in attacco e commette 17 turnover. Con queste cifre battere i campioni in carica diventa praticamente impossibile. L’argomento di conversazione più gettonato nel prepartita è sicuramente la caviglia sinistra di Kobe Bryant. Il fenomeno di LA però sembra in condizioni più che accettabili anche se nel primo quarto decide di non forzare. Marco Belinelli riceve un benvenuto particolare da Artest: una gomitata (fortuita) al volto dopo un solo minuto di gioco. L’azzurro però sembra decisamente in palla e va subito a referto con un bel canestro dal perimetro. Gli Hornets trovano la retina con le loro prime sette conclusioni dal campo, i Lakers, invece, si affidano all’energia sotto canestro di Gasol e Bynum. Belinelli realizza di tabella poi va a bersaglio con una tripla nel finale di frazione, dando la spinta giusta agli ospiti che accelerano e chiudono un ottimo primo quarto avanti 32-23. Un solo punto per Bryant e 81% al tiro per New Orleans, numeri che Monty Williams non può che gradire. I Lakers però ci mettono pochissimo a tornare in carreggiata. Le triple di Brown producono il parziale di 10-0 con il quale Los Angeles torna davanti. Kobe rientra sul parquet e, dopo aver realizzato un paio di canestri, fa capire al pubblico dello Staples di aver superato l’infortunio con una schiacciata pazzesca, destinata a diventare uno degli highlight più gettonati di questa postseason. Bryant realizza 12 punti nella frazione, i Lakers così vanno al riposo avanti di tre lunghezze. La squadra di casa si mette a correre anche all’inizio del terzo quarto e in pochi minuti arriva al vantaggio in doppia cifra. Sotto canestro i Lakers sono davvero incontenibili. A metà frazione due triple consecutive di un ottimo Marco Belinelli regalano speranze alla truppa di Monty Williams, Bryant e Gasol però rispondono. Ariza continua a trovare il canestro ma New Orleans va in affanno e nei primi minuti dell’ultimo quarto perde definitivamente contatto con i campioni in carica. Bynum, Odom e Gasol dettano legge nella zona pitturata, i Lakers arrivano al +18 e mettono il risultato in naftalina. L’ultimo ad arrendersi è proprio Marco Belinelli che nella seconda parte della frazione segna 10 punti. Troppo tardi però per creare problemi a Kobe e compagni. I Lakers tornano in vantaggio nella serie e giovedì a New Orleans avranno la possibilità di chiudere i conti.

Los Angeles Lakers: Bryant 19 (8/12, 0/1), Bynum 18, Gasol 16. Rimbalzi: Bynum 10. Assist: Gasol, Bryant 4.
New Orleans: BELINELLI 21 (5/9 da due, 3/5 da tre, 2/2 ai liberi), 1 assist, 1 recupero in 39’. Ariza 22 (3/9, 5/8), Paul 20. Rimbalzi: Gray 6. Assist: Paul 12.

Derrick Rose contrastato da Roy Hibbert. Reuters
Derrick Rose contrastato da Roy Hibbert

Chicago Bulls-Indiana Pacers 116-89 (Chicago vince la serie 4-1)

Buone notizie per i tifosi dei Bulls. Chicago manda in vacanza Indiana disputando finalmente una prestazione di grande spessore e Derrick Rose mostra di aver superato i problemi alla caviglia sinistra. I padroni di casa dopo quattro partite tiratissime nella serie, giocano la loro pallacanestro, chiudendo il discorso già nelle battute finali del terzo quarto. Chicago parte fortissimo, deve registrare una flessione in attacco nel secondo quarto, ma nella terza frazione si affida al suo Mvp e mette al sicuro il risultato. I Pacers, dopo un altalenante primo tempo, provano a tornare sotto all’inizio della ripresa, riuscendo ad arrivale al -4. Rose però decide di cambiare marcia e i Bulls scappano via. Il playmaker di Chicago realizza 10 punti negli ultimi sei minuti del terzo quarto, trascinando la squadra della Windy City al parziale di 23-8 con il quale chiude la frazione. Granger e compagni non hanno più la forza di reagire nell’ultimo quarto, Chicago così si può permettere di fare accademia nei minuti finali. Adesso I Bulls possono riposarsi e aspettare il loro prossimo avversario, che uscirà dalla sfida tra Magic e Hawks.

Chicago: Rose 25 (5/9, 3/8), Deng 24, Bogans 15. Rimbalzi: Noah 8. Assist: Deng, Watson 7.
Indiana: Granger 20 (4/12, 3/4). Rimbalzi: Hansbrough 11. Assist: Collison 5.

Duello per la palla tra Joe Johnson (a sx) e Gilbert Arenas. Reuters
Duello per la palla tra Joe Johnson (a sx) e Gilbert Arenas

Orlando Magic-Atlanta Hawks 101-76 (2-3 nella serie)

I Magic trovano finalmente un po’ di ritmo dalla lunga distanza, così riescono a dominare gli Hawks e a restare aggrappati alla serie anche senza il contributo di Dwight Howard. Il lungo di Orlando, infatti, viene limitato dai falli e firma soltanto un canestro dal campo. Ci pensano però le triple del rientrante Jason Richardson e la produzione dalla panchina di un buon JJ Redick a mettere ko gli Hawks. Dopo un ottimo primo tempo, chiuso avanti 58-35, i padroni di casa non mollano la presa nel terzo quarto, continuando a mettere pressione ad Atlanta prima di tirare i remi in barca. Gli Hawks giocano senza l’intensità mostrata nelle prime quattro gare della serie e non danno mai l’impressione di poter mettere in difficoltà Howard e compagni. Quando Orlando tira con buone percentuali dal perimetro, diventa un avversario temibile per tutti. “Non ci vedo nulla di strano, abbiamo ottimi tiratori in squadra – commenta Stan Van Gundy – questa è la nostra dimensione”.

Orlando: Richardson 17 (3/8, 3/6). Rimbalzi: Howard 8. Assist: Nelson 5.
Atlanta: Smith 22 (6/16, 1/2). Rimbalzi: Horford 14, Smith 11. Assist: Horford 6.

tratto da gazzetta.it



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