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Benzina, Esso anticipa il weekend!

Creato il 28 giugno 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Esso, con una mossa  a sorpresa, taglia il prezzo di venti centesimi sulla senza piombo, anticipando i weekend di promozioni firmati Eni-Erg-Q8

Vi ricordate quando noi di IPQMP avevamo idealmente consigliato aicompetitors di ENI, primo marchio italiano del petrolio ad attuare una politica di sconti per contrastare il calo dei consumi di benzina, di praticare i tagli al prezzo del carburante sin dal venerdì?

Ci hanno presi in parola e hanno persino anticipato la decorrenza della promozione: in diversi distributori Esso, è da oggi possibile fare il pieno pagando il carburante a ben (udite, udite!) un euro e cinquantatre cents al litro. Un prezzo che ci rimanda indietro di almeno un anno, vanificando di fatto gli aumenti del benzinaio-ragioniere Mario Monti e che è inferiore all’euro e cinquantotto praticato da ENI nei weekend. Le statistiche parlano di ben cinque milioni di autoveicoli che si sono riforniti nelle stazioni di servizio ex Agip, presi d’assalto nel fine settimana da code interminabili di automobilisti.

Benzina, Esso anticipa il weekend!

Ma  con i serbatoi pieni già dal giovedì, grazie ad un altro gestore che ha anticipato le mosse, il weekend del cane con sei zampe potrebbe essere meno ricco del previsto. Si chiama concorrenza, si legge opportunità per il consumatore.

La logica sta prevalendo: il settore, che versa in profonda crisi e sta trascinando al fondo il mercato dell’auto e quello del motociclo, poteva essere rilanciato solo con un’azione di forza che avesse anche un notevole impatto di immagine. I dati sono importantissimi, perché invertono una tendenza consolidatasi negli ultimi anni, in cui i prezzi venivano ritoccati sempre verso l’alto in prossimità di ponti e festività. Persino chi ha una conoscenza elementare dell’economia sa perfettamente che una merce senza domanda dev’essere offerta necessariamente ad un prezzo inferiore affinché si inverta la tendenza. Adesso l’hanno capito anche i petrolieri, gli stessi che hanno preso atto della mutata realtà della società italiana che lascia in garage l’auto per fare due passi a piedi.

Finalmente, grazie alla Eni, si è instaurato un procedimento di vera concorrenza che spacca il cartello dei petrolieri, da più parti accusato di mantenere alti i prezzi in maniera artificiosa, nonostante il calo del prezzo del petrolio sui mercati.

E’ interessante notare come, dall’osservazione dello spot in onda sulle reti televisive, la ENI si sia serbata qualche contromossa: infatti, a differenza delle settimane precedenti in cui si annunciava il famoso prezzo unico per tutta Italia, adesso è scomparso dallo spot qualsiasi riferimento al costo del singolo litro di carburante, segno che lo stesso potrebbe essere ribassato ulteriormente, dopo i due centesimi in meno fatti registrare nella seconda settimana dell’iniziativa (per contrastare l’analoga scelta di Q8, Erg ed Esso che avevano anch’esse ridotto i prezzi). E pure l’IP, ultimo baluardo dei prezzi improponibili (pompe bianche a parte) ritorna sui suoi passi e scende i prezzi della benzina. E’ il primo, vero, riuscito sciopero sociale che la storia ricordi: abbiamo smesso di comprare benzina, l’hanno dovuta mettere ad un prezzo accettabile!

Come finirà? Il consumatore auspica ovviamente che un periodo di concorrenza effettiva possa riportare la situazione alla normalità, razionalizzando un taglio dei prezzi effettivi di almeno 10 centesimi per sette giorni la settimana, e tenendolo bloccato per almeno un anno.

E’ l’unica strada percorribile per evitare un dissesto economico in cui ormai il nostro paese sembra invischiato.

Ma forse, con i serbatoi pieni, a tutti tornerà un po’ la voglia di andare la domenica al mare…


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