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Berlinguer non tocca Renzi

Creato il 10 marzo 2015 da Alessandromenabue
E' notizia di queste ore che in occasione delle elezioni amministrative ad Agrigento il Partito Democratico e Forza Italia correranno assieme. Se il Nazareno è (forse) morto a livello nazionale, a resuscitarlo come realtà locale ci hanno pensato il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e Riccardo Gallo Afflitto (vicesegretario regionale di Fi, considerato uno dei fedelissimi di Marcello Dell'Utri) i quali, durante un incontro avvenuto nei giorni scorsi, hanno stretto un'intesa particolarmente caldeggiata dall'ex sindaco di Agrigento - nonchè ex Udc, ex Pdl - e ora presidente dell'assemblea regionale del PD Marco Zambuto, ovvero colui che a margine della Leopolda siciliana organizzata dal sottosegretario all'istruzione Davide Faraone ha orgogliosamente affermato: "Totò Cuffaro è stato e resta un amico personale". Stupisce che il premier Matteo Renzi - proprio quello che durante la campagna elettorale per le europee gridava ai grillini "sciacquatevi la bocca quando parlate di Berlinguer, Enrico non si tocca" - nulla abbia avuto da ridire su questa allegra ammucchiata tra voltagabbana, riciclati, indagati e amici di pregiudicati. D'altra parte l'istrione di Rignano non ha avvertito l'esigenza di esprimere il suo dissenso nemmeno di fronte all'arrogante candidatura per le regionali campane del condannato in primo grado - oltre che prescritto e sottoposto ad altri tre procedimenti giudiziari - Vincenzo De Luca, così come mai ha esternato alcuna opinione in merito all'arresto di Sergio Povia, sindaco democratico di Gioia del Colle accusato di reati contro la Pubblica Amministrazione, dimessosi dalla carica la settimana scorsa e ora ai domiciliari, o alla carcerazione di Salvatore Sannino - ex primo cittadino Pd di Casavatore, in Campania - o alle numerose altre beghe giudiziarie che hanno coinvolto in varie parti d'Italia numerosi esponenti locali dem. E quando Renzi ha parlato di temi che toccano quella questione morale tanto cara a Berlinguer - e tanto trascurata, non da ora, dal centrosinistra - lo ha fatto per sbandierare promesse mai concretizzate: prescrizione (all'indomani della sentenza eternit pareva questione vitale per il governo, invece è andata diversamente), daspo per i corrotti, falso in bilancio. Su un tema è stato invece di parola: quella responsabilità civile dei magistrati che nemmeno il Caimano, nei suoi sogni più rosei, mai avrebbe pensato di vedere un giorno realizzata.
E' chiaro che per il segretario del Pd la questione morale - a partire dal suo partito - non è mai stata e mai sarà questione preminente, se non in campagna elettorale o in momenti di consenso a rischio. E' altrettanto chiaro che Enrico Berlinguer, se ancora fosse tra noi, mai si sognerebbe di toccare Renzi. E se incidentalmente dovesse farlo, si sciacquerebbe le mani.

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