La politica abbandona la piazza. I comizi appartengono al passato! La guerra tra Mario Monti e Silvio Berlusconi si combatte tutta sugli schermi televisivi. Dal salotto di Porta a Porta il Professore dà del “pifferaio magico che ha ingannato gli italiani” al Cavaliere, che dagli studi di Sky gli risponde “Monti mi vuole tassare anche il piffero?”. Tanto per stigmatizzare l'unica cosa di cui è capace il Professore: tassare, tassare e tassare. Così, tra un insulto e l’altro, resta poco spazio per i programmi e nessuna risposta ai problemi concreti della gente. A prevalere, come spesso accade nel dibattito politico italiano, è la gara a chi offende di più l’avversario. E questa singolare competizione ha trascinato giù - altro che "salita" in politica - pure il Professore, un tempo sobrio e ammantato nel suo loden, che definisce il Cavaliere “un illusionista ringalluzzito”. “Anche lui ha fatto illudere noi” è stata la risposta di Silvio Berlusconi. “Il governo tecnico è stato un bluff e ci siamo caduti tutti”.
E la guerra continua, saltando di canale in canale, difficile stargli dietro… e in Tv Berlusconi, si sà, la fa da padrone! “Monti 'un leaderino' sotto choc per i sondaggi. Mi sono ricordato Flaiano, 'qualche volta l'insuccesso dà alla testa' ”, e accusa il premier uscente di essere “un Monti molto diverso da come credevamo e noi ci eravamo cascati. Trovo immorale che Monti abbia deciso di diventare un protagonista della politica approfittando di un titolo al di sopra delle parti. Se avessi saputo che avrebbe approfittato dell’essere premier di un governo tecnico e poi un protagonista della politica, non avrei firmato la lettera di nomina a senatore a vita". Berlusconi, infine, ha accusato Monti di essere “una protesi della sinistra” e ha definito “una mascalzonata” le parole del Professore che lo ha accusato di scarsa credibilità per l’aumento dello spread nel nostro Paese. Il Cavaliere ha rigettato l'ipotesi che il differenziale di rendimento fosse la causa delle sue dimissioni e ha spiegato che si è trattato di "una mascalzonata assieme alle altre. Lo spread non c’entra nulla con i governi, è indipendente ed è qualcosa frutto dei movimenti finanziari e della speculazione". Sul fronte delle tasse Berlusconi è chiarissimo: "In nove anni di governo non ho mai messo le mani nelle tasche degli italiani. Monti ha alzato le tasse di 3 punti percentuali. Monti ha fatto illudere noi, ci sono caduto pure io, lui è senatore a vita grazie a me". E aggiunge: "Monti non aveva requisiti per fare il Senatore a vita. E ora ha una credibilità pari a zero". Poi il Cav parla anche dei sondaggi e della crescita degli ultimi giorni del centrodestra. Berlusconi ora vede davanti più chiaramente la sagoma del Pd e di Bersani: "Nei sondaggi Euromedia, siamo sotto da Bersani di solo 4 punti. Prima delle elezioni recupereremo questi 4 punti. Come nel 2006 tornerò su di 9 punti in soli trenta giorni". Il Cav chiarisce anche il suo futuro e quello della coalizione: "Il candidato premier è Angelino Alfano e io sarò ministro dell'Economia e dello Sviluppo". Poi sull'IMU precisa: "I tecnici non hanno messo solo l'Imu sulla casa ma hanno fatto rivalutazione catastale che non ha pari in Europa". Il Cavaliere ha poi toccato il capitolo Europa, spiegando che nei consessi europei "io ero temuto, non irriso. Io ho imposto Mario Draghi a capo della Bce, l’ho imposto contro Tremonti che era contrario, e contro Sarkozy. Anche Barroso, in accordo con Tony Blair, l’ho messo lì io". E parlando dell'ipotesi di Mario Draghi alla presidenza della Repubblica conferma: "Assolutamente sì. Se ci fosse una maggioranza che lo proponesse io lo voterei". E sul processo Ruby: "La reazione dei miei elettori di fronte a un’ennesima prova di parzialità da parte dei giudici di Milano sarebbe una reazione di ancora maggior sostegno. I processi di Milano sono delle barzellette, delle mostruose macchine di diffamazione e sono i magistrati di Milano che dovrebbero andare sotto processo. È uno scandalo vero. La Boccassini dovrebbe andare sotto processo per aver impiegato per il processo Ruby risorse dello stato su un’accusa inesistente". Berlusconi inoltre chiede ai suoi elettori di partecipare al voto per evitare spiacevoli sorprese: "Attenti perchè anche se voi non vi interessate di politica, sarà la politica che si interesserà di voi. Nel programma della sinistra c'è una patrimoniale che graverà sulle famiglie benestanti". E mette in guardia da Casini e Fini: "Gente come Fini e Casini vive da trent'anni sulle spalle degli italiani, facendo solo chiacchiere. Fini raggiungerà la vetta dell'1 per cento. Ho letto che dice che bisogna essere grati a lui per la caduta del governo Berlusconi. È il massimo del ridicolo. Anche per Fini vale la massima, il successo ha dato alla testa, funziona al cento per cento anche per lui. Apprezzo la coerenza di Casini che è sempre molto vicino alla famiglia: candida i familiari..."! Infine il Cav parla anche delle liste: "Avremo candidati che si impegnano a non andare oltre i due mandati, e al primo consiglio dei ministri presenterò un disegno di legge per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e per il dimezzamento dei parlamentari. Se queste cose non sono state fatte è colpa della sinistra che con un referendum ha impedito che questa riforma diventasse realtà".
Insomma sto’ Cavaliere è il più in palla di tutti e rischia per davvero di vincerle lui queste elezioni!
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La politica abbandona la piazza. I comizi appartengono al passato! La guerra tra Mario Monti e Silvio Berlusconi si combatte tutta sugli schermi televisivi. Dal salotto di Porta a Porta il Professore dà del “pifferaio magico che ha ingannato gli italiani” al Cavaliere, che dagli studi di Sky gli risponde “Monti mi vuole tassare anche il piffero?”. Tanto per stigmatizzare l'unica cosa di cui è capace il Professore: tassare, tassare e tassare. Così, tra un insulto e l’altro, resta poco spazio per i programmi e nessuna risposta ai problemi concreti della gente. A prevalere, come spesso accade nel dibattito politico italiano, è la gara a chi offende di più l’avversario. E questa singolare competizione ha trascinato giù - altro che "salita" in politica - pure il Professore, un tempo sobrio e ammantato nel suo loden, che definisce il Cavaliere “un illusionista ringalluzzito”. “Anche lui ha fatto illudere noi” è stata la risposta di Silvio Berlusconi. “Il governo tecnico è stato un bluff e ci siamo caduti tutti”.
E la guerra continua, saltando di canale in canale, difficile stargli dietro… e in Tv Berlusconi, si sà, la fa da padrone! “Monti 'un leaderino' sotto choc per i sondaggi. Mi sono ricordato Flaiano, 'qualche volta l'insuccesso dà alla testa' ”, e accusa il premier uscente di essere “un Monti molto diverso da come credevamo e noi ci eravamo cascati. Trovo immorale che Monti abbia deciso di diventare un protagonista della politica approfittando di un titolo al di sopra delle parti. Se avessi saputo che avrebbe approfittato dell’essere premier di un governo tecnico e poi un protagonista della politica, non avrei firmato la lettera di nomina a senatore a vita". Berlusconi, infine, ha accusato Monti di essere “una protesi della sinistra” e ha definito “una mascalzonata” le parole del Professore che lo ha accusato di scarsa credibilità per l’aumento dello spread nel nostro Paese. Il Cavaliere ha rigettato l'ipotesi che il differenziale di rendimento fosse la causa delle sue dimissioni e ha spiegato che si è trattato di "una mascalzonata assieme alle altre. Lo spread non c’entra nulla con i governi, è indipendente ed è qualcosa frutto dei movimenti finanziari e della speculazione". Sul fronte delle tasse Berlusconi è chiarissimo: "In nove anni di governo non ho mai messo le mani nelle tasche degli italiani. Monti ha alzato le tasse di 3 punti percentuali. Monti ha fatto illudere noi, ci sono caduto pure io, lui è senatore a vita grazie a me". E aggiunge: "Monti non aveva requisiti per fare il Senatore a vita. E ora ha una credibilità pari a zero". Poi il Cav parla anche dei sondaggi e della crescita degli ultimi giorni del centrodestra. Berlusconi ora vede davanti più chiaramente la sagoma del Pd e di Bersani: "Nei sondaggi Euromedia, siamo sotto da Bersani di solo 4 punti. Prima delle elezioni recupereremo questi 4 punti. Come nel 2006 tornerò su di 9 punti in soli trenta giorni". Il Cav chiarisce anche il suo futuro e quello della coalizione: "Il candidato premier è Angelino Alfano e io sarò ministro dell'Economia e dello Sviluppo". Poi sull'IMU precisa: "I tecnici non hanno messo solo l'Imu sulla casa ma hanno fatto rivalutazione catastale che non ha pari in Europa". Il Cavaliere ha poi toccato il capitolo Europa, spiegando che nei consessi europei "io ero temuto, non irriso. Io ho imposto Mario Draghi a capo della Bce, l’ho imposto contro Tremonti che era contrario, e contro Sarkozy. Anche Barroso, in accordo con Tony Blair, l’ho messo lì io". E parlando dell'ipotesi di Mario Draghi alla presidenza della Repubblica conferma: "Assolutamente sì. Se ci fosse una maggioranza che lo proponesse io lo voterei". E sul processo Ruby: "La reazione dei miei elettori di fronte a un’ennesima prova di parzialità da parte dei giudici di Milano sarebbe una reazione di ancora maggior sostegno. I processi di Milano sono delle barzellette, delle mostruose macchine di diffamazione e sono i magistrati di Milano che dovrebbero andare sotto processo. È uno scandalo vero. La Boccassini dovrebbe andare sotto processo per aver impiegato per il processo Ruby risorse dello stato su un’accusa inesistente". Berlusconi inoltre chiede ai suoi elettori di partecipare al voto per evitare spiacevoli sorprese: "Attenti perchè anche se voi non vi interessate di politica, sarà la politica che si interesserà di voi. Nel programma della sinistra c'è una patrimoniale che graverà sulle famiglie benestanti". E mette in guardia da Casini e Fini: "Gente come Fini e Casini vive da trent'anni sulle spalle degli italiani, facendo solo chiacchiere. Fini raggiungerà la vetta dell'1 per cento. Ho letto che dice che bisogna essere grati a lui per la caduta del governo Berlusconi. È il massimo del ridicolo. Anche per Fini vale la massima, il successo ha dato alla testa, funziona al cento per cento anche per lui. Apprezzo la coerenza di Casini che è sempre molto vicino alla famiglia: candida i familiari..."! Infine il Cav parla anche delle liste: "Avremo candidati che si impegnano a non andare oltre i due mandati, e al primo consiglio dei ministri presenterò un disegno di legge per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e per il dimezzamento dei parlamentari. Se queste cose non sono state fatte è colpa della sinistra che con un referendum ha impedito che questa riforma diventasse realtà".
Insomma sto’ Cavaliere è il più in palla di tutti e rischia per davvero di vincerle lui queste elezioni!
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