Foto di Basilicofresco
Ormai è ufficiale, il Cavaliere di Arcore, il miliardario ridens, Al Tappone, l’uomo verticalmente svantaggiato, il satiro, il satrapo non rassegnerà le sue dimissioni. Nessun governo di transizione ha il suo avallo, nessuna coalizione nazionale lo soddisfa. Niente dimissioni dunque, ma sta seriamente pensando ad abdicare a favore della figlia Marina (l’unica della famiglia che sembra aver ereditato dal padre, oltre alle aziende, il fair play necessario per ricoprire questa carica così importante. Le prime uscite di Marina fanno ben sperare. Rivolgendosi a Saviano ha infatti detto: “Mi fa letteralmente orrore che una persona come Roberto Saviano, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della libertà, della dignità delle persone e della legalità, sia arrivata a calpestare e di conseguenza a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi” (Il Giornale, 23-01-2011) questo perché Saviano ha dedicato la propria laurea honoris causa in Legge a: “Boccassini, Sangermano e Forno che stanno vivendo momenti difficili solo per aver fatto il loro mestiere di giustizia”. Un esordio coi fiocchi da meritargli la successione al trono: la Marina italiana!
Salutiamo questo vero rinnovamento per il paese, auspicandoci che anche gli altri seguano l’esempio: largo ai giovani! Che arrivino in posti chiave del paese il Trota, al posto di tanto genitore, i pargoli di La Russa, di Cicchitto, di Bondi e che l’opposizione la facciano i figli di D’Alema, di Bersani e Di Pietro. Davanti al nuovo che avanza non possiamo che dire, rubando l’espressione ai cugini d’oltralpe, chapeau!