Lo spiegone su “l’Espresso” della bufala secondo la quale Umberto Eco avrebbe paragonato Berlusconi a Hitler:
(…) Nessuna persona sensata, per quanto critica nei confronti di Berlusconi, penserebbe di paragonarlo a Hitler, visto che Berlusconi non ha scatenato un conflitto mondiale da 50 milioni di morti, non ha massacrato 6 milioni di ebrei, non ha chiuso il parlamento della Repubblica di Weimar, non ha costituito reparti di camice brune e SS, e via dicendo. Cos’era allora accaduto quella mattina?
Molti italiani non si rendono ancora conto di quanto il nostro presidente del consiglio sia screditato all’estero, così che quando ci si trova a rispondere alle domande degli stranieri certe volte si è addirittura indotti a difenderlo, per amor di bandiera. Un importuno pretendeva che io dicessi che, siccome Berlusconi, Mubarak e Gheddafi erano o erano stati restii a dimettersi, Berlusconi era il Gheddafi italiano. Dovevo ovviamente rispondere che Gheddafi era un tiranno sanguinario che stava sparando sui suoi compatrioti ed era salito al potere con un colpo di stato, mentre Berlusconi era stato regolarmente eletto da una parte consistente degli italiani (e ho aggiunto «purtroppo»). Per cui, a voler stabilire analogie a tutti i costi, allora si poteva anche paragonare Berlusconi a Hitler solo perché entrambi erano stati regolarmente eletti. Ridotta “ad absurdum” l’incauta ipotesi, si era tornati a parlare di cose serie. (…)
Come al solito, la stampa berlusconiana non perde occasione per raccontare stronzate.
(Grazie a Paolo per la segnalazione)