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Bettoni si dimette: un involontario messaggio per certi politici locali

Creato il 12 settembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Così Francesco Bettoni non si è neanche ricandidato al ruolo di presidente della Camera di Commercio di Brescia, e quindi nemmeno resterà ai vertici di Unioncamere Lombardia. Perde due delle circa venti cariche, spesso in conflitto d’interessi l’una con l’altra (ecco il punto, molto grave), che ha detenuto per tanti anni. Un simbolo negativo, non per quel che è la persona, ma per quel che il sistema lombardo ha generato. Un mostruoso conflitto d’interessi economici incentrato su Bettoni, a lungo rappresentante degli agricoltori e delle autostrade, ma anche consigliere di una banca che ha finanziato autostrade. La Lombardia purtroppo è fatta così: lobbies senza una missione di valore per tutti i cittadini, ma solo gruppi d’interessi che si battono per avere di più, speculare di più, profittare di più. Ecco i risultati: dal degrado dell’ambiente e dell’agricoltura a una crisi economica che in Lombardia miete vittime evitabili. Sprechi e scandali (che non riguardano Bettoni, non è uno dei tanti inquisiti), e se va bene un manager con tante cariche contraddittorie. E’ il modo migliore di sostenere lavoro e piccole imprese, ambiente e territorio, salute? Davvero la Lombardia doveva subire tanti licenziamenti? Bettoni è un esempio, addirittura dei più efficienti all’interno di un sistema che produce disuguaglianze e brillanti sprechi, se non autostrade di lusso come la Brebemi. 2,4 miliardi di euro in piena recessione. Grazie Bettoni. Almeno ha lasciato, costretto, visto che le cause indicate dai siti Web, sulle prime, si riferiscono solo a motivi nazionali. C’è da crederci che si dimette il Bettoni perché non gli piace una legge? Ma no.L’hanno fatto dimettere – è un’ipotesi – perché non poteva più garantire di andare al massimo. E ci sono gruppi d’interessi ingordi. Prima ti sostengono, se non ce la fai avanti un altro.Il commento di Dario Balotta, di Legambiente Lombardia, deve aiutare a pensare: “Sono dimissioni sintomatiche del fallimento della politica e della gestione delle società di servizio pubbliche, in particolare l’areoporto di Montichiari, la Fiera di Brescia, la corda molle e la Brebemi, che infatti chiede allo Stato di correre in soccorso al suo fallimento economico e gestionale. Le “sinergie” di questi anni, parola magica e vuota, in realtà sono stati dei conflitti d’interessi deleteri che hanno portato la seconda città della Lombardia ad essere priva di servizi efficienti e moderni”.E visto che anche a Cremona si fanno sinergie e non si fa la dialettica necessaria, che non ci sarà, scommetterei un centesimo bucato, tra commissioni comunali e assessori, le commissioni comunali possono anche non esistere.E’ tempo di dimissioni. Ratzinger: un raffinato pensatore. Non c’è molto da condividere, ma il messaggio era ottimo, chiaro, di alta qualità. Sarà rivalutato. Dimissioni. Giuste dimissioni quando il sistema non va.

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