Bike Pride Torino: un totale di 30 mila biciclette ha sfilato nella giornata di domenica in centro città a Torino.
Nella manifestazione che è stata definita “Bike Pride” – l’orgoglio del popolo delle biciclette – la grande presenza numerica ha colorato le vie storiche e quelle nuove, in un percorso lungo otto chilometri che partivano dal Parco del Valentino, attraversavano Corso Vittorio e poi Corso Re Umberto, Corso Duca degli Abruzzi, Corso Stati Uniti, Corso Galileo Ferraris per poi tornare indietro.
Le biciclette formavano una creatura lunga due chilometri, in cui si potevano scorgere famiglie, mamme e papà con bambini piccolissimi, anziani, persone in maschera, in tandem o anche in pattini – per rimarcare l’idea di trasporto verde, pulito ed economico.
Quasi sconcertante vedere zone in cui il traffico è un must have, obbligatorio – pensate una tipica domenica pomeriggio in Corso Vittorio Emanuele II il degenero di automobili che in genere è presente, e la lotta per il parcheggio – trasformarsi in un agglomerato di mezzi che non producevano gas.
La quinta edizione torinese del Bike Pride, oltre a rallegrare gli animi di Torino e di rafforzare l’idea di un mezzo pulito, utile sia all’ambiente sia alle tasche dei cittadini, ha strappato anche delle promesse agli esponenti della politica locale: in primis di rendere pedonale via Roma, e poi di occuparsi maggiormente del progetto Biciplan, ossia il piano della mobilità ciclabile approvato a Torino nel gennaio del 2013.
Il progetto prevede di raggiungere il 15% di spostamenti col mezzo della bici entro il 2020, completando dei tracciati di piste ciclabili che facilitino il movimento.