Magazine Cucina
E siamo già arrivati alla metà di Settembre. Un mese che per me è un po’ come Gennaio. Il primo segna la fine dell’estate e delle vacanze, il secondo segna l’inizio di un nuovo anno. In entrambi i casi, chi più chi meno, ci proponiamo nuovi intenti, un cambiamento di rotta, nuovi progetti da realizzare. Oppure vogliamo dare una “scremata” alla nostra vita in termini di cose, persone, sentimenti che, ragionandoci sotto il sole d’Agosto, ci sono sembrati decisamente un surplus di cui possiamo fare a meno. Saggezza da spiaggia. Già il solo pensiero diventa liberatorio. Spesso siamo pieni di cose superflue che invadono spazi e ci fanno stare strette nelle nostre stanze, fanno scoppiare gli armadi, occupano le nostre librerie…Altre volte siamo circondati da persone a cui diciamo sempre “si” dimesso quando vorremmo dire “NO!” deciso. Solo a pensarle mi sento dieci chili di più e con un cerchio alla testa.Poi ci sono i sentimenti. Qualcuno mi dirà che quelli non si possono cambiare. Vero. Ma non si può nemmeno logorarsi l’anima e ammalarci di fegato perché gli altri, quelli a cui vogliamo bene, non ci ricambiano nemmeno per sogno. E qua le cose son due; possiamo fare di tutto per farci accettare per quello che siamo, oppure cerchiamo di cambiare per loro cercando di modellarci al loro ideale. In entrambi i casi sarà un fallimento.C’è la soluzione, che è amara come il veleno. Ci rassegniamo al fatto che può esistere solo il nostro cuore e che batte da solo. Questo vale per tutti i tipi di rapporti, amorosi, genitoriali, fraterni, d’ amicizia ….nessuno escluso. Ultimamente ascoltavo una mia amica che si auto -consolava dicendosi “peggio per lui, non sa cosa si è perso…” ed qua l’errore. Ci sono persone che non ci vogliono, non sono confuse o poco sagge, ma semplicemente non ci vogliono nella loro vita. Questo può farci male ma, alla fine, l’unico modo per andare avanti e per tornare ad amarci è quello di rassegnarsi e pensare che il nostro cuore batte forte si, ma perché deve tenerci vive.Detto questo, se questo trattato di psicologia spicciola non vi convince lo faranno di certa questi biscottini! Certa di ciò ammetto che non avevo in programma biscotti fino ad Ottobre inoltrato. Ma qua le stagioni sono impazzite; Milano in alcuni giorni sembra Londra in Novembre. Non sono con la cannella e cioccolato (per ora non ascolto le canzoni di Natale ma ci manca poco), ma fatti di Semolino!Mi sento così filo-artusiana quando mi cimento in questi classici…di certo si inzuppano che è un piacere e se avete una mezz’oretta durante la settimana per farli eviterete la solita dose di olio di palma assicurato ai vostri famigliari /amanti/amici che è presente in tutti, o quasi, i “frollini” del supermercato.IngredientiDose per 40-50 biscotti250 g di Semolino (Semola di Grano Duro)415 g di Farina 02 uova170 g di Burro Bavarese2 cucchiai di Miele 250 g di Zucchero semolato ( 300 g per un biscotto più dolce)½ bicchiere di Latte intero1 presa di sale½ bacca di vaniglia (oppure vanillina o estratto di vaniglia)½ limone (la scorza grattugiata e il succo)1 cucchiaino di baking per dolci(Se possibile usare sempre ingredienti provenienti da Agricoltura Biologica)In una terrina capiente gira il semolino con la farina, aggiungi il sale, lo zucchero, il lievito e la vaniglia. Ruota con un cucchiaio di legno finché le polveri non saranno del tutto mescolate.Versa le uova leggermente sbattute, il burro ridotto a dadini possibilmente freddo, il latte e il miele. Impasta per qualche minuto cercando di non riscaldare l’impasto. Copri il tutto con una pellicola e lascia riposare per 40 minuti in frigo. Nel frattempo riscalda il forno a 180° C. Togli l’impasto dal frigo dividi la pasta e crea dei cilindri con le mani. Taglia i biscotti mantenendo uno spessore di un cm circa poi rigali con una forchetta. Disponili su una teglia foderata di carta forno e cuoci per una mezz’ora, finché non saranno ben dorati. Sforna, lascia raffreddare e spolvera di zucchero a velo. A proposito del “cercarsi….”
Un'opera di Kristine Kvitka, artista emergente nata a Riga che trovo esaltante! Se volete leggere qualcosa in più su di lei e sulle sue opere cliccate qua. Ha appena concluso una mostra in Piazza del Popolo a Specchia. Spero tanto di poterla incontrare di persona un giorno, la sua arte mi regala molte emozioni. Alla prossima, Tatiana
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