Blog tag: i migliori anni

Blog tag: i migliori anni della nostra vita

Ormai mi conoscete, e sapete quanto adoro i blog tag.
Oggi però ho deciso di inventarne uno (cosa può partorire una fervida immaginazione nell’insonnia notturna dei primi caldi, eh?), conciliando il divertimento di fare blog tag e conoscervi (e farmi conoscere) a uno dei temi che ultimamente vi hanno appassionati: i bei ricordi dell’infanzia. I migliori anni, appunto.

Vi avverto che qui andiamo un po’ alla deriva, e con moda, shopping e passerelle non c’entriamo nulla.. ma l’aria di questo venerdì mi rende nostalgica, perciò facciamo una pausa dal fashion business, che ne dite?
Ecco qui dunque le MIE regole:

Taggare chi volete e quando volete, non c’è nessun obbligo, nemmeno di menzionare questo blog
Rispondere alle 10 domande sotto, o inventarne di vostre, secondo quanto ricordate più caramente, degli anni della vostra infanzia. Ovviamente, io ho messo i miei

Ecco le mie 10 domande-risposte:

Il vostro personaggio o cartone animato preferito quando eravate bambini? – posto che il vizio dei cartoni animati non mi è mai veramente passato, e me lo porterò nella tomba… La Sirenetta. Sognavo di avere la coda, e di cantare in fondo al mare… (un po’ da brivido, detta così)
Il più odiato? – Heidi mi annoiava a morte, e avrei preso a schiaffi la signora Tsukikage, quella vecchia arpia del Sogno di Maya.
I superpoteri che avreste voluto avere? – a dispetto di quanti pensano che sia il Potere di Greyskulll… no. Avrei voluto essere Creamy, e avere i suoi poteri. Solo per potermi trasformare con quel vestito con le spalline e la gonna arricciati… ADORAVO quel vestito!
Il personaggio che avreste voluto sposare? – Terence. Poi ci ho fatto un pensierino anche su Marzio… ma no, troppo mollaccione. Decisamente Terence.
Il vostro gioco preferito da bambini? – avevo un coniglietto rosa (molto simile a quello della Duracell!) che suonava il tamburello. La mamma me lo ha fatto sparire prima dei 2 anni perchè faceva troppo rumore… ancora glielo rinfaccio. Ci giocavo tantissimo.
E poi l’Angelorso giallo, con cui andavo a dormire, che ho ancora (assieme a tutti gli altri peluche, certi vintage della Trudy… e le bambole…): ha il pelo tutto intrecciato e infeltrito, da tanto che me lo sono tenuta stretto.
La canzone che vi ricordate ancora? – tutte quelle dei cartoni animati, e dico proprio tutte (le ho anche scaricate in mp3, ovviamente), alcune persino in giapponese. E quelle di Bimbo mix, che mi provocano una inesorabile nostalgia se per caso le sento. Ma più di tutte il tormentone: Bi e a… bi e e ba be bie i ba be bi bi e o ba bi be bo..
La mascotte che avreste voluto? – Giuliano. O forse la capretta di Heidi. Boh, sono indecisa. Posi e nega, anche, dopotutto sono una gattara…
La cosa che, potendo tornare indietro, vorreste assolutamente avere? – le bacchette magiche di Creamy, ovviamente. Da piccola me n’ero costruita una con il lego, non ci somigliava per nulla, ma con un bel pò di fantasia… ora che sono cresciuta ho scoperto che in Giappone avevano il merchandising di Creamy, con la bacchetta in plastica uguale uguale.
La cosa che vorreste passare o trasmettere ai vostri figli? – La capacità di giocare all’aria aperta, con poco più che niente, e inventarsi un mondo. I bambini di oggi non sanno più giocare nemmeno a nascondino. Non sanno giocare, se non gli dai in mano un Nintendo, o l’Ipad. Dove sarà finita la loro fantasia? Non sapranno mai arrangiarsi, nella vita, o sistemarsi le cose che si rompono con un po’ di scotch e di inventiva?
Il posto dove in assoluto vi piaceva di più stare? – A Venezia dai miei parenti (da parte di mamma). Loro sono delle persone splendide, e abitano vicino all’aeroporto. Ancora oggi amo il rumore degli aerei, e andare guardarli atterrare e ripartivano dalla laguna. Uscire in barca era sempre una festa… lo è ancora: ci vado quasi ogni anno, per le vacanze, se posso. Per me è come per Rossella, quando torna a Tara. È casa, lontano da casa.

E per ultima, la mia domanda speciale: Il vostro vestito preferito? Ce l’avete ancora, da qualche parte, in soffitta? – una felpina di vellutino a righe gialle e azzurro tenue. Credo che sia un ricordo di quando avevo poco più di un anno. Non ho foto, e benché la mamma giuri di averla messa via in soffitta, da qualche parte, non l’ho più rivista. Ma ancora oggi adoro le tute di vellutino, che mi ricordano il morbido abbraccio della mia felpina-copertina di Linus.

Ecco qua, spero di avervi riportati indietro per un po’, a ripensare alle cose belle che abbiamo avuto, e a come ci facevano stare bene. Erano cose semplici, non è vero?

Un caro – e semplice – saluto a tutti dalla vostra Nonnaso! Che attende di leggere i vostri blogtag…