Ultimamente mi sono
accorto che in giro per la rete si
possono trovare blog di ogni genere.
Cucina, scrittura,
letteratura, cinema, cartoni animati, fumetti. Chi più ne ha più ne metta,
anche luoghi in cui l'argomento ricorrente sono le funzioni corporali…
La cosa però che mi
ha lasciato di stucco è il notare quanti ingressi macinano questi ultimi, cioè
quelli i cui contenuti sono talmente ignobili da rasentare il vergognoso.
Non voglio certo
dire alle persone come e in che misura dosare gli argomenti, non è
assolutamente mia intenzione, però questo getta un bel po’ di oscure domande
nella mia testolina.
Insomma, cosa
bisogna scrivere affinché si venga considerati interessanti?
Io, personalmente,
mi sbatto parecchio, cercando di trovare spunti intriganti, recensioni di
titoli interessanti e così via; vi basti sapere che per ogni corto che pubblico
io ne ho visionati almeno una ventina prima di trovare qualcosa che mi
accontentasse, quindi è facilmente intuibile il tempo che dedico a questo
spazio e la cura che cerco di metterci.
Ma quando invece
basta parlare di argomenti puerili, stupidi e con la profondità di una
pozzanghera, per far scattare la molla nei lettori e spingerli in massa verso
certi articoli, snobbando magari il lavoro fatto da altri, forse ben più
valevole ma certamente più complicato a livello concettuale e perciò meno
digeribile, finisco per non capire e mi chiedo se abbia senso tutta questa fatica.
Unica eccezione, anche se ho avuto modo di contraddirla proprio ultimamente, sono i post polemici, quelli che attirano lettori arrabbiati da ogni luogo.
Ecco, la polemica, l'incazzatura quella cattiva, tira. Di brutto.
Non ditemi che per avere ingressi basta scrivere stronzate a post al vetriolo, non voglio crederci.
Credo che esita dell'altro, che non si riduca tutto a questo...
Credo esista un bisogno di fondo che porta a ricercare la stupidità, e non perché lo si è ma semplicemente perché la vita è già seria di per se che qualcosa di leggero ogni tanto va anche bene. Ma ogni tanto, non sempre. Qualcuno ora dirà "ma il blog è tuo, no? Quindi blogga come ti pare!", e avrebbe ragione. Se non fosse che da un lato si blogga per se stessi ma dall'altro, è inutile negarlo, lo si fa per un mero istinto narcisistico che ci spinge a ricercare l'approvazione altrui per quello che scriviamo. È così, lo so, e chiunque dica il contrario mente spudoratamente. Per questo ho intenzione di girare a voi la domanda, vedere cosa ne pensate e, magari, provare a venirvi anche incontro. Cosa vi piace leggere? Preferite la leggerezza o le cose più impegnate? Siete per guardare Vacanze di Natale o l'ultimo film di Trier?






