Magazine Diario personale

BloodyMilla

Da Gloutchov
BloodyMilla Due sorelle separate alla nascita. Un demone rapisce Isabella, mentre Camilla, nobile decaduta, è costretta a vivere nella propria reggia, a Calcara, con una condanna terribile da sopportare, e poca servitù affezionata rimasta al suo fianco. Il sogno di Camilla è di poter ritrovare la sorella. Ma per farlo deve affrontare il più terribile tra i suoi nemici: il Sole. Lei, infatti, è stata trasformata in un vampiro dal demone che la separò dalla sorella. Grazie agli esperimenti condotti dalla sua governante riesce, in un qualche modo, a lasciare il proprio palazzo... ciò la conduce a un destino inesorabile, ad affrontare l'Inquisizione, ma soprattutto i cacciatori di demoni, e i sogni di egemonia sull'intera Europa da parte di nobili privi di coscienza. Tutto ciò è farcito da un esercito guidato dal "burattinaio", da romanticismo q.b. (n.d.r. Quanto Basta), da proiettili d'argento, lupi mannari e... una ambientazione davvero dark, gotica, oscura (se preferite).
Barbara Baraldi è l'autrice di questa Graphic Novel, i cui disegni sono realizzati dalle mani abili di Elena Cesana e Roberta Ingranata. Il tratto è volutamente impreciso, ricorda per certi versi lo stile di alcuni autori americani, e lascia all'immaginazione il compito di definire ciò che manca. I colori accesi, macabri, profondi fanno il resto. Alcune tavole sembrano uscire dalle pagine, sembrano avere una vita propria. E' una storia davvero interessante e con atmosfere inquietanti. Ho apprezzato il richiamo alla storia d'Italia, e in particolare la figura dell'inquisitore, che è davvero un personaggio ambiguo, e il suo esercito di marionette è... un tocco sublime.
Però... un difetto c'è: E' TROPPO CORTO!!! 
Quando sono arrivato alla fine sono rimasto davvero... non so come descrivere lo stato emotivo... diciamo che ho provato la stessa sensazione quando finii di leggere (per la prima volta) il Signore degli Anelli. Non volevo che finisse... nonostante le 1032 pagine della mia edizione, mi sembrava troppo corto. Non volevo abbandonare i personaggi, l'ambiente, la storia... ecco, la stessa cosa è accaduta per Bloodymilla.

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