Una serie di celebrazioni per il nono centenario della nascita ufficiale del Comune, ma anche grandi mostre internazionali e tanti eventi che confermano Bologna una delle città italiane più aperte alla cultura.
Si sono aperte ufficialmente con una lectio magistralis dedicata a Matilde di Canossa le celebrazioni, che si concluderanno nella prossima primavera, per il nono centenario della nascita del Comune di Bologna, che gli storici fanno risalire al 1116. Il Comune felsineo sta già preparando il calendario di eventi per preparare questo importante momento, che si accompagnerà alle iniziative, manifestazioni e mostre già previste nella città.
Il ruolo di Matilde e la fondazione del Comune. Si è scelto di iniziare valorizzando la figura di Matilde di Canossa, che ha influito indirettamente sia sulla nascita del Comune che su quella dello Studio, ovvero l'Università, altra straordinaria istituzione civile del Medioevo bolognese (della sua corte faceva infatti parte Irnerio, tra i fondatori dell'ateneo più antico d'Europa). Secondo gli storici, la sua morte nel 1115 fu tra i motivi che scatenarono una ribellione dei cittadini bolognesi contro i funzionari imperiali, che culminò nella distruzione del palazzo imperiale (attuale sede del Museo Civico Medievale). Nove mesi dopo, una delegazione cittadina si recò dall'imperatore Enrico V, chiedendo sia il perdono sia una serie di prerogative di autonomia: fu così che il 15 maggio 1116 fu consegnato alla città di Bologna un atto ufficiale, conservato nell'archivio di Stato, con il quale si legittima l'organizzazione comunale e che è, in pratica, il suo certificato di nascita.
Già organizzate altre tre conferenze sulla contessa Matilde, si svolgeranno il 28 aprile, il 12 e il 26 maggio, cui faranno seguito altre iniziative a tema "storico". Per l'anno prossimo, invece, è stato già inoltrato un invito al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a presenziare alle celebrazioni sotto le Due Torri.
Se questa notizia interessa maggiormente gli appassionati di storia, Bologna però sa offrire molto anche a chi ama l'arte, e non solo per le bellezze di uno dei centri storici più famosi al mondo. Palazzo Albergati, nei suoi spazi recentemente restaurati, diventa infatti la sede dove troveranno spazio le arzigogolate creazioni di Maurits Cornelis Escher, genio olandese famoso per le sue realizzazioni impossibili, giochi di specchi e geometrie interconnesse che stupiscono e lasciano basiti gli osservatori. La mostra offre una vasta retrospettiva sul meraviglioso mondo di Escher, l'artista che più di ogni altro riesce a coniugare ambiguità visiva con ambiguità di significato, e si compone di 150 opere, tra cui non mancano i capolavori più famosi, come "Mano con sfera riflettente" e "Casa di scale (relatività)". Accanto a questi lavori ci sarà una sezione originale, denominata Eschermania, che racconterà l'influenza dell'artista nel mondo contemporaneo, con i suoi quadri che sono stati ripresi su scatole da regalo, francobolli, piastrelle e copertine di album musicali (tra cui spicca quella scelta dai Pink Floyd). Per visitare la mostra c'è tempo fino al 19 luglio: è l'occasione giusta per una visita alla città di Bologna, scegliendo una sistemazione tra quelle offerte da a prezzi convenienti.
Bologna non è solo "La Dotta", ma è anche una delle città più vivaci d'Italia sotto l'aspetto musicale, anche se continua a portare il lutto per la perdita di uno dei suoi figli più "luminosi", come Lucio Dalla. Proprio nelle scorse settimane è stato ricordato il terzo anniversario della sua scomparsa, e la Fondazione Lucio Dalla ha deciso di aprire al pubblico la casa-museo del cantautore, in via D'Azeglio: un'esperienza davvero suggestiva, che ha riscosso un successo straordinario. I biglietti infatti sono andati esauriti in pochissimo tempo, con tanti fan (e Vip) che hanno reso omaggio a un artista davvero speciale. La speranza è che questo evento possa essere riproposto presto, così da entrare di diritto nelle "grandi offerte" per i turisti a Bologna.