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bougatsa e video in fondo al post

Da Great

bougatsa e video in fondo al post
Non c'è dolce più rappresentativo del nord della grecia.
Non starò a tediarvi dicendo che  preparazioni simili si favevano fin dall'antichità, mi limiterò a risalire all’epoca bizantina, a Costantinopoli, dove c’era un grande uso e tradizione di preparati fatti di sfoglie  con ripieni dolci o salati e si continuò a prepararle senza soluzione di continuità anche dopo la conquista della città dagli ottomani (1453).Nei loro racconti, viaggiatori del XVII secolo riportano che a Costantinopoli c’erano due forni che preparavano la bougatsa:  bougatsa kigmali, vale a dire con la carne tritata,  bougatsa peinirli, con il formaggio, e bougatsa sante, cosparsa di zucchero a velo.
Alcuni dizionari sostengono che l’etimologia della parola sia la corruzione della parola italiana focaccia con la quale effettivamente ha un'assonanza.
Comunque sia, la bougatsa è arrivata in Grecia dopo il 1922, e i profughi che si sono insediati nel nord del paese, hanno continuato la loro tradizione, in particolare nella città di Serres, diffondendola in tutto il territorio.
All’occhio inesperto  può sembrare uguale alle pites (tyropita, spanakopita etc), ma pita e bougatsa sono due cose diverse e non si deve confondere.La sfoglia della bougatsa si prepara con olio e  burro e si stende  con l'aiuto del  burro, inoltre si tira “per aria”, mentre la sfoglia delle pites si prepara con l'olio, si  tira con il mattarello con l'aiuto di farina.
Il ripieno può essere dolce o salato; per me la bougatsa significa  dolce e infatti così la propongo.
 
bougatsa e video in fondo al post
Ingredienti:
per una teglia di 25 x 18-   mezzo litro di latte
-   70 gr. di burro a temperatura ambiente
-   100 gr. di semolino
-   100 gr. di zucchero semolato
-   qualche goccia di essenza di vaniglia
-   10 fogli di pasta fillo
-   burro fuso per ungere
-   zucchero e cannella
Procedimento:
Mettiamo in un pentolino il latte con lo zucchero semolato e scaldiamo a fuoco basso finchè non si sciolga quest’ultimo. Aggiungiamo l’essenza di vaniglia e il semolino a pioggia.
Sbattiamo in continuazione con una frusta, finche il composto non si rapprenda.
Ritiriamo dal fuoco, uniamo il burro,  mescoliamo per farlo sciogliere e lasciamo raffreddare.
Ungiamo con del burro una teglia e sistemiamo 5 fogli imburrandoli  con un pennello uno per uno.
Versiamo il ripieno, livelliamo bene e sistemiamo allo stesso modo gli altri 5 fogli.
Cuociamo per circa 20 minuti a 180 gradi.
Tagliamo a quadri e spargiamo sopra zucchero a velo e cannella.
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nel video pescato da youtube si vede come si tira la sfoglia!
è una poesia e io amo  chi sa lavorare con le mani!

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