9 GIUGNO – Ancora pochi giorni di trepidante attesa e poi anche su Brasile 2014 – ventesima edizione dei campionati mondiali di calcio – sarà ora di alzare il sipario. Un appuntamento decisamente emozionante dove avremo la possibilità di ammirare i migliori giocatori al mondo e perché no, sicuramente qualche talento emergente, che non si farà certo sfuggire l’occasione di una vetrina così importante. Anche questa volta non mancheranno assenti illustri, eliminati con la propria nazionale nei gironi di qualificazione – uno su tutti lo svedese Zlatan Ibrahimovic – oppure messi ko da problemi fisici, come il colombiano Radamel Falcao e il francese Frank Ribery. Un citazione a parte merita il nostro Riccardo Montolivo, vittima di una brutta frattura alla tibia nella penultima amichevole premondiale e costretto a rinunciare al sogno di ogni calciatore, ancora prima di salire sull’aereo.
Da sempre, quando arriva un Mondiale i pronostici si sprecano nel tentativo, spesso vano, di indovinare la squadra che alzerà al cielo il trofeo più ambito. I favoriti naturali sono sicuramente i padroni di casa del Brasile – desiderosi di non lasciarsi sfuggire l’occasione dopo il mondiale perso sempre in casa nel 1950 – e i campioni in carica della Spagna, che tenteranno di bissare il successo di quattro anni or sono in Sudafrica. La scia delle pretendenti non si ferma certo qui perché “carioca” e “furie rosse” sono sicuramente in buona compagnia con altre formazioni di “primo livello” come Argentina – non vince un mondiale dal lontano 1986 – Germania – quasi sempre nelle prime quattro – Olanda – vicecampione uscente – e Francia, nobile un po’ decaduta ma pur sempre formazione di rango. Appena dietro si sistemano squadre come Portogallo, Costa d’Avorio, Colombia, Cile e Belgio che difficilmente possono ambire al podio, ma che sicuramente hanno tutte le carte in regola per disputare un grande mondiale e creare fastidio alle grandi. Merita invece una citazione a parte l’Uruguay di Oscar Tabarez che forte della premiata ditta Cavani & Suarez può seriamente rappresentare la vera sorpresa del torneo. Tutti a questo punto si chiederanno: ma l’Italia? Diciamo che per scaramanzia non facciamo pronostici, anche se l’auspicio generale è sicuramente quello di vederla almeno sul podio. Certo, il cammino non sembra tra i più agevoli, visto che un sorteggio non proprio benevolo ci potrebbe costringere già nei quarti di finale ad “incrociare le armi” con Brasile o Spagna. Tuttavia gli azzurri, che atterrano in Brasile non certo con i favori del pronostico, hanno spesso saputo regalarci grandi emozioni e quindi tutti sperano che possa essere così anche questa volta.
Sul mondiale brasiliano – indicato come il più costoso della storia – aleggia, però, anche lo spettro di una pericolosa contestazione da parte della popolazione, costretta per l’occasione a diversi sacrifici non solo economici – circa 200.000 persone sono state addirittura sfrattate dalla proprie abitazioni – e che quindi non vede certo di buon occhio l’enorme esborso finanziario operato dal proprio governo. Senza dimenticare poi che a pochi giorni dal via, l’apparato logistico – organizzativo evidenzia alcuni preoccupanti ritardi, specialmente nel completamento di stadi e infrastrutture collegate.
La voglia di calcio è comunque talmente forte che tutti non vedono l’ora che arrivino le ore 17.00 di giovedì 12 giugno – quando in Italia saranno le 22.00 – per l’incontro inaugurale tra i padroni di casa del Brasile e la Croazia, nella speranza che possa essere l’inizio di un grande Mondiale.
Buon divertimento a tutti quindi e come sempre…..vinca il migliore!
Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi
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