Beppe Grillo è di parola. No alla fiducia a Bersani. “Sono vent’anni che sentiamo dire queste cose”, ha detto la Lombardi sostenendo di sentirsi in “una puntata di Ballarò”.
“La fiducia in bianco è un atto molto forte, dai nostri elettori riceviamo il messaggio di non darla”, ha aggiunto Crimi sbattendo definitivamente la porta in faccia al leader Pd: “Siamo pronti ad appoggiare ogni provvedimento volto a dare respiro al mondo del lavoro, ma non ci fidiamo, vogliamo le prove”. A nulla sono valsi i complimenti (“Siete una grande forza”), i richiami alla responsabilità (“Purtroppo non è Ballarò anche se siamo in streaming, i prossimi mesi sono una roba seria”), gli avvertimenti (“Vedo un meccanismo che ci porta a passare dal faremo, diremo, all’avremmo potuto fare, avremmo potuto provarci”)o le promesse (“Vorrei elencarvi qualche riforma. Non è che siano tutti uguali”). I grillini sono irremovibili: non voteranno la fiducia a un governo che non sia formato esclusivamente dal M5S. “Ci sentiamo di dover respingere questa assunzione di responsablità sulla mancata partecipazione del governo perché siamo gli ultimi a doverci sentire responsabili”, ha detto Crimi, “Non siamo noi la causa. Se c’è questo risultato è anche perchè c’è una legge elettorale che non è stata modificata da nessuno”.
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