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"Breathers. L'anonima zombie" di Scott Browne e il fenomeno Zombies
Creato il 21 aprile 2011 da Alessandraz @RedazioneDiariosi sa, noi italiani siamo "colonizzati" dalle mode americane. Anche in campo letterario. Così dopo i vampiri dai canini spuntati e allergici al sangue, le adolescenti possedute nei college (o i college posseduti dalle adolescenti), i demoni che sembrano usciti da un convento di orsoline e i lupi mannari che sembrano degli attori di film porno, arrivano gli zombies.
E fin qui nulla di nuovo. Ne avevamo parlato più volte: da Rot & Ruin a As the world dies passando per Apocalisse Z, ci siamo già occupate di questi simpatici mostriciattoli purulenti, tutti gemiti e decomposizione.
In realtà, l'amore (amore?) della letteratura horror americana per gli zombie nasce da più lontano, negli anni Sessanta, e ampiamente supportato da una filmografia di genere che è stata etichettata per molto tempo come B-movie, ma che oggi vede riconosciuta la propria dignità intellettuale da cinefili e non.
In realtà, la leggenda degli zombie ha un suo fondamento scientifico. Nasce ad Haiti, con i riti vudù: si può rendere un uomo uno zombie, ossia uno corpo morto e schiavo senza volontà, sottraendogli parte della sua anima. Alla base di questo stato di letargia vi è l'uso di droghe che inducono uno stato catatonico, con rallentamento del respiro e perdita profonda di coscienza. L'uso di queste droghe fu addirittura incentivato durante il regime assolutista dei Duvalier, che permise alla polizia segreta di avvalersi di queste sostanze per generare un clima di terrore superstizioso e sbarazzarsi degli oppositori. Gli americani, intrigati dalla commistione di scienza e credenze popolari, si impossessarono di tali leggende trasformandole radicalmente: nel 1968 nascono i morti viventi di Romero, (La notte dei morti viventi rimane un cult per tutti i cinefili) figli della paura del nemico interno - tipica dell'America paranoica degli anni della guerra fredda - e della nuova generazione di autori horror, primo fra tutti Richard Matheson che nello stesso periodo da alle stampe IO SONO LEGGENDA. Ma, mentre il mondo di Matheson viene azzerato da un'epidemia di vampirismo, i morti di Romero sono proprio morti, affamati di carne umana, purulenti e insensibili per di più. Mossi unicamente da un istinto bruto, essi uccidono qualunque essere vivente che abbia la sventura di incrociare la loro strada enon hanno alcuna intelligenza o coscienza.
Da allora, non vi sono stati molti cambiamenti nell'immaginario: gli zombie possono divenire tali perché esposti a radiazioni o ad effetti di un virus o ancora a seguito di un esperimento scientifico sfuggito al controllo. Ma non cambiano le loro caratteristiche salienti (la fame di carne umana, la privazione delle facoltà intellettuali e di coscienza, i versi gutturali e angosciosi), come testimoniano i romanzi di genere più celebri: Pet cemetery di S. King, Zombi island di Wellington o World war Z di Max Brooks. Numerosi sono i film che trattano quest'argomento, non tutti degli di essere ricordati: tra i più recenti e famosi troviamo 28 giorni dopo (con il suo seguito, 28 settimane dopo), il ciclo di Resident Evil e lo spagnolo Rec, un puro concentrato di splatter e angoscia a tinte forti. Anche in Italia vi sono stati un buon numero di pellicole che trattano degli zombies, a partire dai Demoni del maestro Lamberto Bava (1979), fino a giungere a Quella villa accanto al cimitero (1981), vero esempio di z-movie all'italiana.
Il volume edito dalla Casini, Breathers, si segnala come una autentica novità nel filone zombie: il protagonista parla, ha una vita sociale, promuove azioni sindacali... insomma, pensa! Forse più che da vivo. Ma a questo punto, lascio la voce alla mia cara collega ed amica Valentina, che vi parlerà di questo volume.
“Una commedia zombie con il cervello.”-Kirkus Reviews
“Dark e morboso, Breathers è una vera delizia.”-Bookreporter.com
Breathers: A Zombie's Lament è sugli scaffali delle nostre librerie da ottobre, grazie a Casini; si tratta di una dark comedy sulla vita, o meglio sulla non-morte, il cui portagonista è Andy, un trentenne morto in un incidente d'auto e "tornato" come zombie, costretto a vivere nella cella frigorifera dello scantinato dei suoi genitori, a guardare in silenzio la TV via cavo, visto la bocca gli è stata cucita al momento dell'imbalsamazione. La non-vita di Andy cambierà quando durante un incontro all'Undead Anonymous (Anonima Zombie) conoscerà Rita e Jerry e inizierà con loro una sorta di class-action in difesa dei diritti di tutti gli zombie... Un libro che fa riflettere, che fa ridere e anche ingarbugliare un poco lo stomaco. Da provare!
Titolo originale: Breathers: A Zombie's LamentCasa Editrice: CasiniCollana: NarrativaPagine: 250Prezzo: € 18,00
Data di uscita: ottobre 2010
TRAMA:La vita di Andy è un casino! Diventato da poco uno zombie, è costretto a vivere nella cella frigorifera che i suoi genitori hanno nello scantinato; frequenta l'Anonima Zombie e come se non bastasse non può neanche lamentarsi, visto che la sua bocca è stata cucita al momento dell'imbalsamazione! Ma tutto sembra volgere al meglio quando Andy incontra Rita, una zombie molto carina che si è suicidata di recente, Tom, uno zombie vegetariano al quale dei teppisti hanno rubato le braccia, e Jerry, un playboy con la passione per la pornografia rinascimentale. Stanco delle discriminazioni che quotidianamente subisce, in ufficio come al supermercato, Andy decide di intraprendere una class-action in difesa dei diritti di tutti gli zombie. Ma la causa suscita subito un'enorme eco nei media, e Andy diventa presto una celebrità... Breathers è una dark comedy sul significato di esser vivi, o meglio di non essere morti, una storia ricca di sofferenza e di redenzione, al pari de Il colore viola o del Nuovo Testamento. Solo con un po' più di cannibalismo!
IL BOOKTRAILER
L'AUTOREScott G. Browne è nato in Arizona e cresciuto nella Baia di San Francisco; dopo il college si è trasferito ad Hollywood dove ha lavorato come driver e come assistente nel lavoro di post produzione di spot televisivi e theatrical trailers per gli Disney Studios. Dopo aver scritto diverse short stories e alcuni romanzi, nel 2006 ha completato il suo quarto romanzo, Breathers, che è stato il primo ad essere pubblicato nel marzo del 2009, cui ha fatto seguito Fated pubblicato nel 2010. Il sito dell'autore QUI
Vale & Stefy
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