Breathwork, energia vitale

Creato il 18 gennaio 2014 da Simonellif

Franco Simonelli / Stress, Wellness / breathwork, emozioni, energia vitale, la vita, olistica, orgasmo, ricerche mediche, stress / 0 Comments

Per la nostra consapevolezza ordinaria,
il respiro serve solo a far funzionare il corpo,
ma se andiamo oltre la mente,
il respiro può aprire degli orizzonti completamente nuovi
nella nostra vita.

Il Breathwork è un processo intenso, che va oltre la forma fisica per accedere al regno subcosciente, dove sono memorizzati i traumi mentali ed emotivi. Molti ricercatori credono che questo materiale soppresso sia la causa di prestazioni nella vita meno che ottimali. Rivolgendo la nostra attenzione ala risoluzione di questi problemi, possiamo vivere una vita più realizzata e soddisfacente.

Il Breathwork ci insegna come attingere dalla nostra riserva di energia vitale, facendo scaturire l’entusiasmo vitale e la chiarezza focalizzata di cui abbiamo bisogno per manifestare con decisione la vita che desideriamo e che meritiamo.

Il Breathwork migliora la sessualità:

le persone che imparano a respirare per migliorare la propria energia e il proprio benessere notano un bellissimo effetto secondario: la loro sessualità migliora, l’ energia è alta, la sensibilità è maggiore e inoltre riescono a mantenere l’orgasmo più a lungo attraverso il controllo del respiro.

Contribuisce al controllo delle emozioni: Ricerche mediche hanno dimostrato che le emozioni sono direttamente collegate al respiro. Imparare ad usare il respiro in modo corretto può aiutare le persone a gestire la depressione, la rabbia, la paura, la tristezza e l’ansietà. *** non controllo in senso negativo o di limitazione ma in senso di maestria

Il Breathwork è una pratica energetica olistica:

che armonizza tutti i livelli dell’essere: fisico, emozionale, mentale, spirituale, che corrispondono ai 4 corpi principali.

1- livello fisico

il respiro profondo è lo strumento più importante di PURIFICAZIONE: elimina il 70 % delle tossine (quelle prodotte continuamente dal corpo e quelle introdotte da noi in vari modi), evitando così gli effetti dannosi di diversi tipi di inquinanti che possono essere presenti nell’organismo, come prodotti chimici (farmaci, anestesie subite, tabacco, conservanti e coloranti…) anche dopo anni… e VITALIZZAZIONE: ci carichiamo di prana (energia vitale), il respiro è il nostro cibo più importante, molto pìù dell’acqua e dei cibi solidi. provate a non respirare per 3 minuti…

2- livello emozionale

il Rebirthing agisce come ANTISTRESS, aiutando a “digerire” (o integrare) tutte le emozioni che abbiamo tentato di non sentire (bloccando il respiro) e quindi somatizzato (creando così tensioni e disturbi dell’umore fino a vere e proprie malattie psicosomatiche).

E’ un rilascio di tossine emozionali.

Anche gli effetti di una vita frenetica, tesa e stressante vengono attenuati e fastidi ormai ritenuti comuni come ad esempio emicrania, tensioni muscolari, acidità di stomaco spesso scompaiono.

Attraverso il Rebirthing il raggio della consapevolezza si espande e si viene a contatto gradualmente con il subcosciente. Ad esempio è possibile ricontattare emozioni vissute in passato che per qualche ragione sono rimaste sospese nel profondo della persona (paure, rancori, dolori, amore, desideri…).

Il Rebirthing accompagna la persona attraverso un percorso d’integrazione di tutti questi vissuti.

3- livello mentale

c’è una stretta interdipendenza tra respiro e mente,l’una può condizionare l’altra, quindi questo tipo di respirazione conduce ad una maggiore CHIAREZZA e LUCIDITA’, aiutandoci ad uscire dalla matassa dei pensieri, e permettendo così di ricevere maggiore intuizione e comprensione di sé e della vita.

Emergono, come per magia, comprensioni nuove. Queste non sono frutto di un’elaborazione mentale, bensì di un spontaneo processo di chiarificazione interiore.

La persona si trova così a “vedere” la vita da una nuova angolazione scoprendo la relatività delle interpretazioni personali.

4- livello spirituale

Questo speciale modo di respirare, ci porta a sperimentare gradualmente e direttamente il divino in noi, ossia, per le menti più scientifiche,stati espansi di consapevolezza, codificati in occidente dalla psicologia transpersonale come “peak experiences”.

E’ questo un campo infinito di sperimentazione, che va dall’entrare in stati di intensa consapevolezza e luce interiore a stati di amore espanso, di vuoto e silenzio, al rivivere esperienze simboliche o archetipiche o di vite passate.

Il respiro intenso permette un temporaneo distacco dall’ego, causa primaria di ogni nostra tensione e sofferenza, consentendo quindi di assaporare un rilassamento e una gioia mai provati prima.

Il Rebirthing viene dal Pranayama, che è la “scienza del respiro”, il controllo della forza vitale (prana) che respiriamo.

Iniziamo con l’evidenziare tre fatti importantissimi, frutto dell’esperienza degli yogi, che vi invito a verificare:

  1. l’energia vitale nel nostro essere è veicolata dal respiro;
  2. è diretta dall’attenzione cosciente: “dove dirigiamo l’attenzione, là si dirige l’energia”;
  3. la respirazione è l’unica attività corporea che, pur essendo involontaria e quindi non cosciente per la maggior parte del tempo, può essere facilmente posta sotto il controllo diretto della volontà in qualunque momento.

Questo ne fa una sorta di “cancello di comunicazione” privilegiato fra il conscio e l’inconscio : “quando la mente è agitata, il respiro è agitato; quando il respiro è calmo, la mente è calma“.

La conoscenza e l’applicazione della “scienza del respiro” ci conducono dunque verso:

  • l’accrescimento della nostra energia vitale;
  • lo stato di presenza e attenzione cosciente;
  • il controllo dei nostri stati mentali ed emotivi;

Ecco perchè i saggi di ogni tempo hanno sempre studiato e praticato le tecniche respiratorie sviluppando una vera scienza e arte del Respiro.

Fonte:
- Milena Screm – Breathwork, l’evoluzione del respiro
 

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