Brescia. Proteste e tensioni tra alcuni esponenti e simpatizzanti della Lega Nord e di Fratelli d’Italia e alcuni immigrati fuori dall’auditorium San Barnaba. Il motivo è la presenza del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, che sta tenendo una tavola rotonda proprio sulle politiche di integrazione, in una delle città del nord con la più alta percentuale di extracomunitari. Le tensioni sono scoppiate in seguito al contatto tra i manifestanti del Carroccio e di Fratelli d’Italia, che avevano con loro anche l’assessore regionali di FDI Viviana Beccalossi, il consigliere regionale della Lega Nord ed vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi e il parlamentare del Carroccio Stefano Borghesi e i manifestanti in solidarietà della Kyenge, quasi tutti immigrati, che protestavano contro i “quotidiani attacchi razzisti” vero il ministro. Lo scontro tra le due frange è stato evitato dall’intervento delle forze dell’ordine, che si sono interposte in assetto antisommossa per evitare il contatto diretto.
Molto polemici Viviana Beccalossi, che ha parlato di “razzismo al contrario, in una città come Brescia, con la più alta presenza di stranieri” e Fabio Rolfi, che definisce la Kyenge “un pericolo per le sue idee di apertura indiscriminata agli stranieri”.
Il commento dello stesso ministro, poco prima dell’inizio del convegno, è rimasto circoscritto alle motivazioni della sua presenza a Brescia: “le politiche di integrazione devono essere fatte ma devono anche essere accompagnate da risorse. Questa è una mia responsabilità in quanto ministro dell’Integrazione”. Il ministro ha poi fatto riferimento proprio all’integrazione nella città di Brescia, dove “il problema si sente in modo particolare” e dove “sono gli stessi migranti che parlano di vera emergenza sociale”.