Breve analisi del draft: AFC North

Creato il 12 maggio 2014 da Thehandoff @Handoff_Kiwi

Baltimore Ravens


C.J. Mosley
, LB (17), Timmy Jernigan, DT (48), Terrence Brooks, FS (79), Crockett Gillmore, TE (99), Brent Urban, DT (134), Lorenzo Taliaferro, RB (138), John Urschel, OG (175), Keith Wenning, QB (194), Mike Campanaro, WR (218)

Dopo il Superbowl del 2012 era prevedibile che i Ravens, orfani di Ray Lewis, avrebbero sofferto una fase di transizione. Adesso, però è tempo di rinnovare. Buone le scelte di Mosley e Jernigan, che mirano a rinforzare una difesa che, soprattutto nella percezione del pubblico, senza la maglia n. 52 è perennemente sguarnita. Anche gli altri pick, però, offrono delle interessanti prospettive: Taliaferro garantisce maggiore sicurezza nel caso Rice continuasse ad avere qualche problema e Urban ha grandi margini di miglioramento. Un draft di livello medio-alto: 7,5.

Cincinnati Bengals


Darqueze Dennard
, CB (24), Jeremy Hill, RB (55),Will Clarke, DE (88), Russell Bodine, C (111), A.J. McCarron, QB (164), Marquis Flowers, LB (212), James Wright, WR (239),Lavelle Westbrooks, CB (252)

Sabato si è parlato molto di McCarron, soprattutto perché nel corso della sua carriera universitaria è stato spesso paragonato ad Andy Dalton, del quale adesso sarà compagno di squadra. Addirittura, la scelta del QB di Alabama ha per certi versi offuscato quella di Dennard, che pure è stato chiamato al primo round. Da tenere d’occhio il centro Bodine: alcuni osservatori hanno inarcato le sopracciglia per la mossa dei Bengals al 111° pick, ma si tratta di un prospetto interessante per la linea offensiva. Non è ben comprensibile il RB Hill al secondo giro. Nel complesso, Cincinnati poteva districarsi meglio: 6.

Cleveland Browns


Justin Gilbert
, CB (8), Johnny Manziel, QB (22), Joel Bitonio, OT (35), Christian Kirksey, LB (71), Terrance West, RB (94), Pierre Desir, CB (127)

Leviamoci subito il pensiero: Johnny Manziel. Personalmente non è che Manziel mi esalti, ma il dibattito negli USA attorno a lui è a tali livelli che l’attesa era molto elevata. Oltretutto, la marketing machine di Cleveland si era già messa in moto (si veda LeBron James subito con la maglia di Manziel) per sostenere la necessità per i Browns di rinnovare l’immagine tramite un personaggio che, comunque, ha grandi potenzialità per diventare un franchise QB. A compensare gli aspetti positivi c’è però un interrogativo che mina gravemente la strategia di Cleveland: di fronte all’eventualità della sospensione di Josh Gordon, perché la dirigenza non ha scelto nemmeno un WR? Gilbert, Manziel e Bitonio sono tre giocatori di livello, tuttavia la speranza è che i Browns non debbano pentirsi del draft: 7.

Pittsburgh Steelers


Ryan Shazier
, LB (15), Stephon Tuitt, DE (46), Dri Archer, RB (97), Martavis Bryant, WR (118), Shaquille Richardson, CB (157), Wesley Johnson, OT (173), Jordan Zumwalt, LB (192), Daniel McCullers, DT (215), Rob Blanchflower, TE (230)

Le prime due scelte, Shazier e Tuitt, sono fondamentali per rinforzare la difesa, mentre la chiamata al terzo round di Archer solleva qualche dubbio, in particolare circa l’integrazione nel playbook del RB di Maryland. Gli Steelers, però, hanno subito riportato su una buona linea il proprio draft con Bryant, un WR molto promettente, e Richardson, CB che rappresenta una discreta assicurazione per la difesa. Il pick finale di Blanchflower potrebbe donare qualche soddisfazione nel futuro. Per Pittsburgh non c’è motivo di lamentarsi più di tanto: 7.

Beniamino Franceschini



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